Mourinho tratta con il Brasile, nuova avventura per lo Special One?
Continuano le voci per una delle nazionali più importanti e vincenti della storia del calcio che è alla ricerca di un nuovo tecnico dopo l’esonero di Dorival Junior per la sconfitta 4-1 con l’Argentina e il quarto posto nella classifica delle Qualificazioni al Mondiale 2026 in USA, Messico e Canada prossimo grande torneo in programma. Secondo alcune voci Mourinho tratta con il Brasile per prenderne la guida alla fine di questa stagione lasciando in anticipo il suo posto sulla panchina dei turchi del Fenerbahce dove non sta riuscendo ad incidere sul campo creando vari problemi anche all’esterno.
La lista dei tecnici contattati dal presidente della CBF (Federazione calcistica del Brasile) si allarga quindi a quattro dopo il tentativo fatto con Carlo Ancelotti, che però sembrerebbe aver nuovamente rifiutato, si è poi provato ad assicurarsi la guida di Jorge Jesus, tecnico portoghese sulla panchina dell’Al Hilal che ha dato la sua disponibilità ma non prima della fine del Mondiale per Club. Con Mourinho come ultima aggiunta, l’altro tecnico che stuzzica Ednaldo Rodrigues è Abel Ferreira, anche lui tecnico portoghese che ha creato la sua fortuna alla guida del Palmeiras con cui ha vinto tutto il possibile, realizzando anche un back to back di vittorie della Copa Libertadores.
Mourinho tratta con il Brasile, gli ultimi anni della Seleçao
Mourinho tratta con il Brasile facendo fede ad una sua dichiarazione passata nella quale aveva affermato di voler guidare una nazionale prima o poi nella sua carriera, la scelta dello Special One sarebbe in linea con la volontà della Federazione di tornare ad alzare un trofeo, che manca dalla Copa America 2019 sotto la guida di Tite. Per riuscirci però è ritenuto fondamentale ricreare quell’ambiente estremamente esigente, duro e competitivo che ha caratterizzato la Seleçao che per le qualità dei suoi singoli riusciva poi ad abbinare la spensieratezza del gioco e la spettacolarità delle giocate.
La scelta di Mourinho va poi in controtendenza con le indicazioni che il Presidente Ednaldo Rodrigues aveva dato lo scorso anno per la selezione dei giocatori da convocare, infatti per dare risalto al Brasilerao aveva proposto che ad essere convocati fossero solo o in maggioranza giocatori che militavano in patria, anche se questo doveva significare lasciare a casa grandi campioni in giro per il resto del mondo. Su questa linea di pensiero era stata anche fatta la scelta di Dorival Junior, allenatore che era alla guida del San Paolo e che ha fondato tutta la sua carriera, anche da giocatore, in patria.