Moviola di Bologna Milan, il rigore chiesto dai rossoblù
Nella serata di ieri i rossoblù di Vincenzo Italiano hanno portato in società un trofeo che mancava da 51 anni con una prestazione che ha mostrato la maturazione del tecnico, che ha accettato di cambiare il suo stile di gioco negli ultimi minuti per portarsi a casa la vittoria, e una prima consacrazione del progetto della famiglia Saputo.
Durante la gara però ci sono stati diversi episodi per cui le due squadre hanno protestato e quindi ecco la moviola di Bologna Milan e la spiegazione delle scelte fatte dal direttore di gara Maurizio Mariani che hanno portato alla vittoria 1-0 degli emiliani.
Nei primi minuti di partita la direzione della sfida risulta molto evidente con l’arbitro che sceglie di lasciar correre su diversi contrasti e interventi volendo fischiare solo in casi netti di irregolarità, più avanti il metro di giudizio dovrà essere cambiato per via di troppi falli al limite per entrambe le squadre e che avrebbero rischiato di rendere la sfida troppo scorretta.
Al 9’ minuto però ci sono le prime proteste e arrivano da parte del Bologna che chiede un calcio di rigore per un presunto tocco con il braccio di Gabbia sul tiro di Freuler, il Var conferma la decisione del campo perché il pallone colpisce il petto e comunque il braccio del difensore rossonero era attaccato al corpo senza aumentarne il volume.
Moviola di Bologna Milan, il cartellino rosso per Beukema
L’episodio più importante della moviola di Bologna Milan avviene alla fine del primo tempo e si divide in due situazioni, la prima è il fallo di Ferguson su Leao che stava cercando di ripartire in contropiede verso la porta avversaria, la seconda è la gomitata di Beukema su Gabbia sugli sviluppi del calcio d’angolo.
Se per il primo la decisione del cartellino giallo è quella corretta, per il secondo rimane qualche dubbio, soprattutto perché il Var non ha neanche richiamato Mariani a rivedere l’accaduto che nella mischia del calcio d’angolo si era perso, il fallo dell’olandese infatti sarebbe potuto essere un cartellino rosso diretto che avrebbe sicuramente cambiato la partita.
Le proteste del Milan però non si limitano a questo ma i rossoneri chiedono anche un calcio di rigore quando Freuler per contenere Joao Felix allarga il braccio finendo per toccare il pallone, l’arbitro è ben posizionato e non assegna il fallo e la decisione è corretta tanto che non c’è bisogno di un silent check del Var.
Il centrocampista svizzero infatti allarga il braccio per prendere posizione sul portoghese e il pallone rimbalzando per terra gli finisce sulla parte irregolare del corpo, a non causare il rigore sono quindi la direzione inaspettata che prende la sfera e la posizione del braccio che si allarga il volume ma è coerente con la corsa e il tentativo di contenere l’avversario.