Muore padrona, cane Willy adottato da sindaco/ “Ho comprato la casa dove viveva”

- Alessandro Nidi

Cane Willy adottato da sindaco dopo la morte della sua proprietaria: "Ho rilevato anche la casa in cui viveva per farlo stare a suo agio"

animali domestici divorzio Immagine di repertorio

La storia del cane Willy è per certi aspetti drammatica, per altri meravigliosa e colma d’amore, grazie anche al gesto di enorme affetto da parte di un sindaco. Procediamo, però, con ordine. Il quattrozampe, un meticcio di otto anni d’età, viveva in compagnia della sua padrona a Casalbuttano ed Uniti, Comune di poco meno di quattromila abitanti ubicato nel Cremonese, in Lombardia. Purtroppo, la donna era malata da parecchio tempo, e nei giorni scorsi è deceduta. Il loro rapporto era davvero speciale e così, quando la signora è venuta a mancare, il piccolo Willy si è sentito improvvisamente solo e abbandonato.

Qualcuno doveva fare qualcosa per lui e quel qualcuno è stato Gian Pietro Garoli, primo cittadino, il quale si è reso protagonista di un duplice gesto che non potrà mai essere dimenticato: non solo ha scelto di adottare l’animale, ma ha anche acquistato la casa nella quale viveva con la sua proprietaria, così da non causargli un altro choc mediante un trasloco o, comunque, una sottrazione repentina alle sue abitudini e ai suoi punti di riferimento.

CANE WILLY ADOTTATO DA SINDACO: “STA SOFFRENDO, DOBBIAMO RISPETTARE IL SUO LUTTO”

Il cane Willy è stato dunque “salvato” dal sindaco Garoli, come ha raccontato lo stesso primo cittadino ai microfoni de “La Provincia di Cremona”, rivelando di avere deciso di rilevare l’immobile della donna deceduta in quella che lui stesso ha definito una notte di follia, al fine di lasciare l’animale nel suo mondo. “Ormai io e lui eravamo diventati grandi amici – ha rivelato –. Io e Willy ci incontravamo tutti i giorni quando Teresa lo portava a spasso e si fermava a fare due chiacchiere con me. Sapevo che purtroppo lei era molto malata e che ultimamente i suoi ricoveri in ospedale si facevano sempre più frequenti, fino a quando purtroppo sabato notte è morta”. Quando, domenica mattina, il sindaco l’ha chiamato dalla finestra, Willy teneva in bocca una ciabatta della signora e continuava a sbattere la testa. Non voleva mangiare e guaiva senza soluzione di continuità: la sua padrona si era spenta nella notte. Il cane ora “sta benissimo fisicamente, ma sta soffrendo e dobbiamo rispettare il suo lutto. Non sono solo animali come pensa qualcuno”.





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