Il muro anti-migranti più alto di tutti non è quello di Donald Trump. Ben più “ambizioso” è il progetto della Spagna, che a Ceuta e Melilla, possedimenti spagnoli in Marocco, ha già delle recinzioni imponenti, lunghe 8 e 11 chilometri. Il governo spagnolo di sinistra le porterà ad un’altezza di quasi 10 metri. Fu l’esecutivo socialista di Zapatero a costruirle per non far entrare gli immigrati clandestini, ora Sanchez vuole renderle ben più alte. Quindi, dovrebbero passare da un’altezza di 3 metri ad una di 10. Così le due barriere di Ceuta e Melilla diventeranno le più alte al mondo, visto che il muro di Trump supera a malapena i nove metri. Curiosa comunque la decisione della Spagna di togliere il filo spinato in cima, visto che tante persone si erano ferite nel tentativo di scavalcare il muro. Meglio “alzarlo”. Stando a quanto riportato da Libero, dietro c’è un’altra motivazione: gli immigrati a volte approfittavano del filo spinato per ferirsi intenzionalmente, obbligando così la polizia spagnola a soccorrerli e a farli entrare nel territorio.
SPAGNA, MURO ANTI-MIGRANTI PIÙ ALTO A CEUTA E MELILLA
Se quella dell’incolumità era la reale preoccupazione del governo spagnolo, allora perché innalzare ulteriormente il muro, visto che ci si può far ancor più male cadendo da 10 metri? Stando a quanto riportato da El Confidencial, che cita fonti vicine all’azienda di costruzione, le recinzioni sono progettate per coprire solo le aree più vulnerabili ai tentativi dei migranti di saltarle. Quindi, i primi lavori per l’innalzamento sono cominciati attorno alla Finca Berrocal, una zona contorta dove negli ultimi anni ci sono stati diversi tentativi di superare il muro. La struttura è costruita interamente in acciaio ed è larga 2,5 metri. La parte inferiore del muro è costituita da barre verticali, mentre i quattro metri superiori sono costituiti da una parte reticolata. L’estremità è coronata da un cilindro metallico liscio di circa mezzo metro di diametro. In principio dovevano essere mobili, alla fina questa idea è stata scartata, quindi saranno resi fissi. I lavori sono stati assegnati a Tragsa con un budget di 17 milioni di euro, di cui 8 per il muro di Ceuta e 9 per quello di Melilla. I lavori dovrebbero durare dieci mesi, ma ci potrebbe essere un ritardo di uno-due mesi a causa dei rallentamenti per la pandemia di coronavirus.