Sostanzialmente succede questo, siamo qui ancora una volta […], un ragazzo che vorrebbe fare il giornalista sportivo ma probabilmente non ce la farà e un altro ragazzo che ha studiato per fare l’avvocato e poi ha detto: – Ma no! Non è la mia strada, faccio altro; vado a fare il grafico – e allora intanto suoniamo…
Signore e signori ecco a voi i Laurex Pallas un progetto musicale assolutamente lo-fi, autentico e senza l’ambizione di entrare in quel (troppo spesso) elitario gotha della musica rock.
Nati nella metà dei Duemila da un’idea di Fabio “Laurex” Alessandria e Carlo “Pallas” Pinzi, L’allegra brigata dell’amore dei Laurex Pallas ci propone un disco dal titolo e suono davvero originale: “La Classicissima Coppi-Mercuri” è costruita su un tappeto strumentale folk squarciato di tanto in tanto da svirgolate graffianti e potenti, il tutto sostenuto da un intelaiatura poetica ironica e allo stesso tempo serissima. Un esempio? Nel Deserto e Imbecille aprono il disco con il giusto piglio e vocalità, del tutto naturale e convincente. Canzoncina di ieri, invece, sembra uscita dall’eclettico cilindro di Morgan Castoldi, con tanto di giocattoli elettronici e chitarrine acustiche suonate con un piede a Memphis e uno a Mantova.
Rimanendo sempre dall’altro lato dell’Atlantico, ecco Scendendo alla contrada dei Martini brano schizofrenico, dal respiro westerniano ma allo stesso tempo simile al piccolo mondo naif raccontato dai colleghi Mr.Brace e Ultimavera.
Saltando tra un brano e l’altro è il turno di Sulle mie labbra, una ballata sgraziata e sarcastica, snodata su di un ritmo semplice e circolare che riesce ad arrivare dritto anche all’orecchio più distratto.
Infine, “La Classicissima Coppi-Mercuri” termina con Citroen Blu pezzo che rievoca l’atmosfera polverosa di Nel Deserto e chiude con grazia la galleria dei ritratti della provincia delineati con concretezza e romanticismo dai Laurex Pallas.
In breve si tratta di un disco leggero, che fa respirare, cresciuto lontano dalle luci delle metropoli, ma troppo originale e interessante per rimanere in circolazione solo nelle campagne mantovane.
(Martina Mambelli)