FESTIVAL DI SANREMO 2011 – LA PRIMA SERATA – Inizio stucchevole sottotono e stonato per il 61° Festival di Sanremo. Lento, con pochi colpi di scena, anche per il tanto atteso momento canoro di Luca e Paolo, unico timido risveglio mediatico. Ma andiamo per gradi.
La rassegna si apre con la conduttrice della passata edizione del Festival di Sanremo che non raccoglie spartiti dal palco, ma racconta favole alla piccola Maelle, che in celtico vuol dire principessa, figlia avuta con il compagno Eddie Martens nel febbraio 2009.
Le Stelle si accendono sull’imponente scenografia del Festival curata anche quest’anno da Gaetano Castelli mentre le parole della canzone “A te” di Jovanotti vengono declamate dalla Clerici come ode alla vita, ma sono le uniche che brillano in questa Festival insieme alle nostre ginnaste della nazionale italiana.
Dal fondo, giacca di paiette entra il giovin Gianni Morandi “Volevo veder il palco come lo vede il pubblico e poi mi date una grossa carica” dichiara. Un balletto sulla vecchia sigla del festival tra conduttori a simboleggiare il passaggio di testimone Clerici/Morandi, un ricordo e un applauso per Mike Buongiorno e via si parte.
Già! Ma non si arriva. Luca Bizzarri da solo tira frecciatine all’ex professoressa di filosofia con annesso gesto dell’ombrello, presenta il compare Paolo Kessisoglu che commosso dichiara “Deficiente, a casa facciamo i conti” proprio come una vera coppia.
Il primo intoppo non tarda ad arrivare. Ore 21:37 Sbaglio nel lancio pubblicitario e parte la prima parolaccia: “ci hanno fatto uno scherzo. Certo se il mattino si vede dall’inizio” commenta Luca.
Comunque ci vogliono ben un’ora e venti minuti per vedere sul palco dell’Ariston le due tanto amate starlette Belen Rodrigez e Elisabetta Canalis che, come due sorelle, sulle note dei Metallica entrano dalla famosa scalinata Sanremese mentre giovan Gianni dichiara: “Mi siete state imposte” e ci crediamo “da tutti gli italiani” un po’ meno.
Certo i fiori che vengono donati alle due sono striminziti e miseri rispetto agli scorsi anni. La crisi approda anche al Festival.
Alle 22:16 la squadra è al completo, finalmente. Dopo circa un quarto d’ora parte la famosa canzone che adesso con certezza possiamo dire s’intitola “Ti Sputtanerò”. I soggetti sono più che evidenti. Così evidenti che appaiono sui mega schermi dell’Ariston: il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e il Presidende della Camera Gianfranco Fini.
La chiusa è molto divertente con chiari ed evidenti riferimenti “Si ma il 6 aprile in aula ci vai solo tu!”… A parte un tentativo di eliminare la rivale da parte della Canalis con un vecchio trucco: lo sgambetto, qualche sterile battuta tra i conduttori sulle presunte rivalità, una dichiarazione d’amore al giovin Gianni scritta su di un fogliettino spiegazzato, passando dal paragone sulle misure del presidente del consiglio e del Morandi nazionale, questo Sanremo tanto atteso e tanto pubblicizzato non convince.
Anche le prime due canzoni eliminate dividono le opinioni degli esperti. Sono donne e il destino ha unito inesorabilmente anche i loro nomi: Anna Oxa ed Anna Tatangelo.
Le previsioni per la prima erano dettate da un’evidente e clamorosa caduta di stile, mentre la seconda forse non ha convinto questa sera. Adesso, come in ogni buona democrazia, un’ altra change la concederemo domani, in appello. Giudizio complessivo 5.
Le Pagelle:
Giusy Ferreri, Il mare immenso (Stacco musicale Let’s dance): Sexy e trasgressiva al punto giusto. Veramente rock la nuova Giusy al secondo ascolto convince molto di più. Voto 7.
Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario, Fino in fondo (Stacco musicale I love rock & roll): Canzone interessante. Buona l’interpretazione di Luca e della fidanzata di Alonso. Polemiche risolte e canzone gradevole all’ascolto. Voto 7.
Roberto Vecchioni – Chiamami ancora amore (Stacco musicale Satisfaction): Ha scritto alcune delle pagine più belle della musica italiana e dopo l’applauso della sala stampa e l ‘ovazione del pubblico in sala, forse un altra è stata scritta. Vincente. Voto 10.
Anna Tatangelo, Bastardo (Stacco musicale Kiss): Questa sera la Tata nazionale ha più colpito per il look che non per l’esibizione. Meglio nelle prove. Forse serviva un suggerimento in più dall’autore. Voto 6 ELIMINATA.
La Crus, Io confesso (Stacco musicale Rock in the Casbah): Stile retro, al secondo ascolto molto più convincente. Arrivera fino alle battute finali del festival ma non penso in buona posizione. Voto 7.
Max Pezzali, Il mio secondo Tempo (Stacco musicale Jump): anche se un po’ invecchiato, come il suo look demodé, si conferma nuovamente vincente. Facile all’ascolto e very young Confermo: Alta sicuramente in classifica finale. Voto 8.
Davide Van De Sfroos, Yanez (Stacco musicale My Sharona): In perfetto dialetto laghé la canzone del lombardo doc si rivela al pubblico dell’Ariston e non servono nemmeno i sottotitoli dal vigoroso applauso dela platea. Popolare dal vago sapore carioca convince tutti. Voto 8.
Anna Oxa, La mia anima d’uomo (Stacco musicale Back in Black): Vestita come un fumetto manga giapponese irrompe sul palco dell’Ariston. Di nuovo mi pongo la solita domanda : forse ha perso il lume della ragione. Peccato veramente un peccato. voto 5 ELIMINATA.
Tricarico, Tre colori (Stacco musicale I shot the sheriff): Tricarico non delude nemmeno questa sera. Quanto mai attuale il tema del tricolore Sono sicuro che la gente ha capito la profonda poesia della canzone. Voto 8.
Modà con Emma, Arriverà (Stacco musicale We will rock you): Veramente vincente quest’accoppiata. Vinceranno ma, a mio giudizio, se la vedra con il poeta Vecchioni. Speriamo passi di Modà. Amica da talent show. Voto 9.
Luca Madonia con Franco Battiato, L’alieno (Stacco musicale Money): Come nelle prove nel mezzo della canzone eccolo che entra. Il secondo ascolto è una conferma: stiamo ascoltando “Il Sentimiento Nuevo” di Fattiato versione 2011. Ma Certo nessuno griderà al plagio, quantomeno l’autore originale. Voto 8.
Patty Pravo, Il vento e le rose (Stacco musicale Smoke in the water): Entra, ed é subito un successo. Ormai le stonature sono un marchio di fabbrica ma con grande eleganza la canzone arriva. Voto 8.
Nathalie, Vivo sospesa (Stacco musicale Looking back): Anche al secondo ascolto la canzone risulta debole e poco ”canzone”. Forse era meglio non bruciare così un’opportunità. Sicuramente la saluteremo questa sera. Voto 5.
(Angelo Oliva)