SANREMO 2011/ Esclusiva Al Bano: “Non faccio pronostici, io canto”
Esclusiva Al Bano, dal festival di Sanremo

Prima eliminato, poi riammesso, e infine vincitore del premio speciale serata “Nata per unire”. E’ la rivincita di Al Bano che adesso, ritentato in corsa, magari potrebbe anche vincere il Festival di Sanremo, 61esima edizione.
Come al solito, nel caso di cantanti dalla lunga carriera si sono sentite voci polemiche in questi giorni riguardo la sua presenza (o di altri come lui) a questo festival. La sua voce straordinaria, ancora intatta, ha però dovuto far ricredere molti. Con il brano Amanda è libera, storia di una prostituta, poi, il cantante pugliese ha dimostrato coraggio e aderenza alla realtà. Altro che canzoncine d’amore. Prima di cominciare l’avventura, aveva dichiarato: “Il Festival ci rappresenta nel mondo. Ecco perché quando Morandi mi ha chiamato ho risposto subir, presente!”.
Il nostro inviato Angelo Oliva ha incontrato Al Bano tra una prova e l’altra, al teatro Ariston, e ci ha concesso alcune battute in esclusiva.
Il pezzo che hai presentato al Festival è proprio forte, come mai la giuria demoscopia ti ha penalizzato e il televoto no?
Questo bisognerebbe chiederlo alla giuria demoscopia e l’altra ce la risparmiamo dato che il responso lo abbiamo avuto.
Sei un veterano di Sanremo. Che idea ti sei fatto di questo Sanremo condotto da Gianni Morandi? Ti piace?
Mi piace. E poi il bello di Sanremo e che ogni anno ha una faccia sempre nuova, una proposta diversa e poi se penso alla serata di ieri con il momento di Benigni quello è stato davvero illuminante. Anche questo è Sanremo.
Questa sera duetterai con Michele Placido, come mai proprio lui?
Per il fatto che lui ha trattato sempre tematiche sociali come regista e attore. Chi meglio di lui per raccontare la canzone che canto.
Una bella rivincita ieri con il premio vinto. Cosa ne pensi del fatto che Va pensiero è considerata come sostituta dell’inno di Mameli?
Ma no uniamoci, scegliamo e difendiamo questo inno. Non sentiamoci del nord o del sud, quella è geografia e poi mi piace la sfida, l’Italia è stata fondata nel 1861 ma secondo me dobbiamo ancora formare una cosa importante, gli italiani. Teniamoci Mameli e Va pensiero come scorta se c’è bisogno di una scorta.
Il tuo pronostico?
Non li faccio io canto.
(Angelo Oliva)
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