BLUE NOTE/ Incognito, l’acid jazz di gran classe ripassa da Milano
ANGELO OLIVA ci racconta la prima delle quattro date milanesi del nuovo tour degli Incognito, il gruppo musicale inglese considerato pioniere dell’Acid Jazz

Il 18 gennaio è andata in scena la prima delle quattro date Milanesi del nuovo tour degli INCOGNITO, il gruppo musicale inglese considerato pioniere della scena britannica del genere Acid Jazz, ospitato sul palco del tempio della musica con la M maiuscola: il Blue Note.
Transatlantic R.P.M. è il nuovo ed emozionante capitolo dell’avventura sonora siglata INCOGNITO. La band conferma di nuovo la sua predilezione per il nostro paese dopo il concerto estivo tenutosi in Piazza del Duomo a Milano. Capitanati dal vocalist e chitarrista Jean-Paul “Bluey” Maunick inglese originario di Mauritius, hanno snocciolato un successo dopo l’altro lasciando senza fiato il numeroso pubblico presente al concerto.
Undici elementi sul palco, una vera e propria “big band” con fiati e percussioni, con veri super musicisti, tra cui molti giovani. In effetti del gruppo originario rimane solo “Bluey”, unico componente attivo, dato che nel corso della loro storia si sono alternati vari sassofonisti, bassisti, batteristi e cantanti. Sul palco troviamo i cantanti Vanessa Haines, Mo Brandis e Imanni, gli strumentisti Pete Ray Biggin (batteria e percussioni), Matt Cooper (tastiere), Julian Crampton (basso), Sid Gauld (tromba), Alistair White (trombone) e Jamie Anderson (sax & flute).
Il concerto inizia con uno strumentale che lascia tutti a bocca aperta e subito si capisce che sul palco si fa sul serio, non scherza nessuno. La prima canzone è affidata al giovane cantante tedesco Mo Brandis, mentre il secondo non si fa attendere molto: ecco salire sul palco Vanessa Haynes. Il Blue Note è un tripudio di mani al cielo. E’ ora di cantare N O T con la cantante Imanni, e dire che prima del concerto tutto il pubblico smangiucchiava a quattro palmenti. Jean-Paul “Bluey” Maunick presenta il nuovo acquisto il cantante tedesco Mo Brandis new entry del “colletivo musicale” al suo debutto Milanese, e si parte con la prima cover “AS” portata al successo da George Michael e Mary J Blige. Ma è di nuovo il turno di Vanessa Haynes.
Arriva il momento della memoria e di tornare alle origini degli INCOGNITO ed esattamente nell’anno 1979 con la prima canzone incisa dal gruppo ed un emozionato Jean-Paul “Bluey” Maunick l’annuncia con un piccolo aneddoto: “ricordo di essermi seduto vicino al mixer e di aver pensato. Spero che questo sia un progetto destinato a durare a lungo e ad avere successo”. Missione riuscita direi, visti i trent’anni di successi in carriera.
Mr Cooper alle tastiere da il via e si riparte con un altro dei loro successi, Pieces of a dream, interpretata magnificamente da Imanni. Ormai il pubblico ha le mani quasi consumate. ”Il linguaggio della musica e universale, arriva al cuore alla mente ed all’anima” dichiara dal palco Jean-Paul “Bluey” Maunick “ con la musica non ci sono sorprese, non ci sono problemi. Se ti lasci attraversare dalla musica il tuo corpo comincia a ballare”. Poi sentenzia un giudizio alquanto bizzarro: “Anni fa ho sentito una musica tipo questa (suona ed il cantante vocalizza). E’ bossanova mi dicono, l’origine del Jazz. Ma quanti suonano jazz in Brasile? Io sono funky…. Io sono Funky (grida)…. E questa e la musica che ci influenza” e parte un groove funky-samba ed un virtuosissimo strumentale, interpretazione personale degli INCOGNITO di queste origini. Si continua a cantare con Talkin’ Loud ed Il blue note si trasforma magicamente in una discoteca seventy style. I corpi non resistono e si lasciano trasportare dalla musica trascinante del colletivo con Reach Out ed Everyday guidati dal balletto dei fiati che come dei novelli Blues Brothers ballano le canzoni. Presentazione della band e poi domanda di rito: “Ne volete ancora un po?” Chiede Jean-Paul “Bluey” Maunick e si riparte con Always There
E’ stata una bella e calda serata. “Sono fortunato” chiude Maunick “perché faccio quello che amo, la musica, oltre il colore, oltre il credo, una sola nazione… PEACE” e parte in sotto fondo One Love di Bob Marley.
Una chiusura da brivido e da vera emozione.
L’appuntamento unico per tutti gli appassionati di jazz, lounge ed acid jazz continua giovedì 19, venerdi 20 e sabato 21 gennaio. Anche se i biglietti del primo spettacolo (ore 21) per tutte le date sono andati rapidamente esauriti, al momento non sappiamo se vi sia disponibilità per il secondo (ore 23:00). Spettacolo indimenticabile, da non perdere assolutamente.
(Angelo Oliva)
Giudizio: Imperdibile
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