Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Potrebbe essere questo il senso della chiamata del Boss a schierarsi ancora una volta esplicitamente per la campagna presidenziale di Barack Obama, in un momento in cui il presidente in carica non sembra superare se non di pochissimo il rivale Mitt Romney. Il secodno dibattito televisivo fra i due ha dato la vittoria a Obama, una vittoria giunta dopo una disastrosa sconfitta nel primo round. Tutto da decidere e allora il cantante rock più popolare d’America scende in campo. A dire la verità sembrava che questa volta, dopo il supporto incondizionato dato nel 2004, Springsteen non ne avesse molta voglia. Nel suo ultimo recente disco infatti sembrava anche criticare un po’ Obama per non essere riuscito a mantenere tutto quello che aveva promesso. Però, il senso della partecipazione di ieri di Bruce Springsteen a un comizio a cui ha preso parte anche l’ex presidente Bill Clinton nel difficile stato dell’Ohio, è sembrato essere: piuttosto che vinca un repubblicano, meglio votare di nuovo Obama. Che Springsteen ha difeso nel corso del suo intervento pubblico, citando ancora i suoi passaggi preferiti che usa sempre quando parla di politica. Il mio lavoro, ha detto, è sempre stato misurare la distanza tra il sogno americano e la realtà americana. Il voto è importante ha detto ancora, le elezioni sono importanti: pensate agli eventi degli ultimi dodici anni, ha detto, e vi convincerete che lo è, riferendosi alle guerre in Iraq e alla presidenza Bush. Si tratta di un intervento individuale per dare una mano nello sviluppo di quell’America che vogliamo per i nostri figli, ha spiegato. Springsteen ha sottolineato alcuni aspetti di quanto fatto da Obama, ad esempio la legge sulla sanità, la cui mancanza, ha detto, ci faceva vergognare del nostro Paese. Ha poi sottolineato l’importanza dei diritti delle donne, in questo senso sostenendo la campagna pro aborto di cui Obama si è fatto artefice. Ha riconosciuto che i sogni e le speranze di cui Obama si è fatto promotore, nella lotta politica quotidiana possono diventare qualcosa di evanescente, ma non per questo bisogna rinunciarvi. Infine ha voluto ricordare che Obama secondo lui ha nonostante tutto la forza e la visione per rendere migliore l’America.