La morte di Whitney Houston è la notizia che oggi sta facendo il giro del mondo. La famosa cantante è infatti stata trovata morta ieri pomeriggio nella sua stanza di un hotel di Beverly Hills a Los Angeles. Whitney doveva infatti esibirsi proprio ieri sera in una serata di celebrazioni per il discografico Clive Davis, lo stesso che la aveva lanciata al successo. Al momento sulle cause della morte ci sono solo indiscrezioni. Sembra che il suo cadavere sia stato scoperto nella vasca da bagno dal suo compagno. In giro si dice ci fossero parecchi contenitori di pillole. La cantante, dopo anni e anni di abusi di stupefacenti e di alcol, aveva da poco smesso di drogarsi. Soffriva però di depressione: è da chiarire se si sia dunque trattato di suicidio o del fisco provato che non ha retto i medicinali. Whitney Houston aveva 48 anni e una figlia dì 18 anni avuta con l’ex marito Bobby Brown, secondo molti la causa di tutti i suoi problemi: uomo violento, l’avrebbe costretta a entrare nel tunnel della droga. Intanto neanche a farlo apposta la cantante aveva appena finito di girare il suo nuovo film, a dieci anni esatti di distanza da quel The bodyguard con Kevin Costner che ne aveva fatto anche una stella del cinema oltre che della musica (in tutta la sua carriera ha venduto quasi duecento milioni di dischi). “Sparkle” così si intitola uscirà il prossimo mese di agosto come era programmato e si può scommettere diventi un travolgente campione di incassi: sarà l’ultima occasione per ammirare una delle più straordinarie cantanti della storia. Il film racconta la storia delle Supremes, il famoso gruppo vocale degli anni 60 in cui militava anche Diana Ross. E’ il remake di un film uscito nel 1976 in cui la Houston recita la parte delle tre sorelle Sparkle cantanti del gruppo. Secondo quanti hanno lavorato con lei, Whitney era in grande forma durante le riprese del film. Il film ha parecchio a che fare con un tema che ricorda la vita stessa della scomparsa cantante, cioè quello di una star con problemi di droga e di depressione. A produrlo Kevin Costner, proprio l’attore con cui la Houston recitò nel film del 1992 The bodyguard.
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