Sanremo 2012. Duetto Matia Bazar con Platinette in versione sobria: canzone “Sei tu”, video – Per la quarta serata di Sanremo 2012 (leggi qui il commento a questa edizione del Festival), dedicata ai duetti con ospiti italiani, i Matia Bazar hanno scelto un duetto molto particolare: con loro sale infatti sul palco del teatro Ariston Platinette.
Sono i penultimi a salire sul palco e Gianni Morandi annuncia una grande sorpresa. In effetti Platinette è Mauro: questa sera infatti veste i suoi veri panni e non ha parrucche scintillanti e abiti pieni di lustrini. Mauro fa il suo ingresso sul palco di Sanremo 2012 vestito di nero: pantaloni e lupetto. Non canta il brano ma lo interpreta (leggi le pagelle della quarta serata di Sanremo 2012). La bella Silvia Mezzogiorno è ancora una volta elegantissima come in tutte le altre puntate di questa 62esima edizione del festival. Questa sera sta seduta su uno sgabello accanto a Platinette ma possiamo ammirare ugualmente il suo lungo abito nero che dà risalto alle sue forme. Dopo la prima parte del brano interpretata da Platinette tocca alla cantante esibirsi. E poi insieme verso un finale tutto da ascoltare. Anche questa sera Silvia porta l’anello particolarissimo al dito medio. “Grazie per l’umana pietà” dice Platinette che però non tralascia la battuta conclusiva. Riferendosi al monologo dei Soliti Idioti ribadisce che vorrebbe dire una cosa: “Io amo gli eterosessuali”. Gianni Morandi risponde: “E io amo gli omosessuali”.
Platinette ringrazia il pubblico in sala e i Matia Bazar. Ricordiamo che il brano con cui il gruppo concorre per la vittoria finale e che hanno eseguito stasera insieme a Platinette è Sei tu. L’orchestra è stata diretta dal maestro Vessicchio. Il duetto ci ha convinti abbastanza anche perchè non necessariamente esibirsi insieme vuol dire solo cantare. In effetti a differenza degli anni passati quest’anno non abbiamo visto grandi e fantasiose esibizioni. Sul palco ci sono stati soprattutto cantanti. Questa dei Matia Bazar invece è stata una scelta coraggiosa e diversa. Ma l’ultima parola spetta al pubblico. (continua per guardare il video)