KYLIE MINOGUE/ La cantante su Twitter: aiuto, uno stalker mi minaccia

- La Redazione

La cantante australiana Kylie Minogue ha lanciato l’allarme sul social network Twitter: nei giorni scorsi, afferma la star di livello mondiale, un fanatico le ha inviato messaggi minatori

minogue_r400 Foto InfoPhoto

La cantante australiana Kylie Minogue ha lanciato l’allarme sul social network Twitter: nei giorni scorsi, afferma la star di livello mondiale, un fanatico, nascosto tra i suoi fan, le ha inviato numerosi messaggi minatori proprio su Twitter. La cantante, che si appresta a festeggiare i suoi primi venticinque anni di carriera, decide così di avvertire tutti i suoi sostenitori proprio sul popolare social network, e proprio sulla fan page usata dallo stalker che la sta minacciando: «Amo 1,033,861 di voi, miei LOVERS», scrive la Minogue rivolta ai suoi tanti fan sparsi per il mondo, «ma uno non è un lover, è solo un illuso strambo che mi inoltra minacce – #equestonontirendespeciale  – perciò la polizia è già stata avvertita». In pochi secondi, i tantissimi sostenitori della popstar hanno cominciato ad inviare migliaia di messaggi di conforto e solidarietà per la cantante, pronti a prendere, se possibile, le sue difese in caso di altre minacce. Non è comunque la prima volta che la cantante australiana finisce nel mirino di uno stalker: già nel 2002, infatti, Kylie Minogue rivelò di essere perseguitata da cinque anni da un uomo mai identificato, e solo durante l’anno successivo si vide recapitare nella sua casa di Londra, nel quartiere di Chelsea, e in tutti gli uffici della sua casa discografica, oltre settecento lettere minatorie. Sono tantissime le star che, come lei, devono ogni giorno fare i conti con squilibrati più o meno pericolosi che decidono di perseguitare una celebrità del mondo della musica o dello spettacolo. E proprio per questo motivo, ma anche per tantissimi altri casi che accadono a persone comuni, sono state create o stanno per essere create leggi ad hoc in tanti paesi per poter combattere al meglio quello che anche in Italia è diventato fortunatamente un vero e proprio reato, anche se spesso, proprio a causa dell’invio di lettere o messaggi in forma anonima, non è facile risalire al mittente e incastrare il colpevole. Solo per fare un esempio italiano, nel 2010 è stato arrestato Pietro Pingitore, 48 anni, per aver perseguitato Michelle Hunziker per ben otto mesi. Bigliettini, pedinamenti, appostamenti. La seguiva nei suoi spettacoli teatrali e nei luoghi di vacanza.

Lo hanno arrestato a Genova dov’era andato per assistere allo spettacolo della showgirl. La Hunziker aveva segnalato il caso già parecchi mesi prima alla polizia: le accuse infatti si riferiscono a un periodo che va dal 16 febbraio al 16 settembre 2010. Pingitore non era neanche l’unico stalker che perseguitava la Hunziker, ma certamente il più pericoloso: infatti aveva già subito una condanna per il sequestro della sua fidanzata.







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