Il 25 giugno 2009 moriva Michael Jackson, indimenticato king of the pop, il re della musica pop come è stato soprannominato. Una morte ancora misteriosa nonostante il processo che ha visto condannato il suoi medico personale che quel 25 giugno di tre anni fa gli avrebbe somministrato una dose letale di calmanti e sonniferi. Il medico ha sempre smentito questa versione, dicendo che il cantante avrebbe fatto tutto da solo. Conrad Murray, il suo medico, lo scorso novembre è stato condannato a quattro anni di carcere per omicidio colposo. Resta il fatto che il mondo della musica pop ha perso uno dei suoi più straordinari interpreti proprio alla vigilia di quello che sarebbe stato il suo ritorno alle scene, una lunga serie di concerti previsti a Londra. Per ricordarlo questa sera Sky manda in onda il film uscito postumo “This is it” che racconta proprio la preparazione di quei concerti con numerose immagini che lo riprendono mentre canta e balla apparentemente in ottima forma fisica e non così mal ridotto come sembrò al momento della sua morte. E per ricordarlo i suoi fratelli maggiori che con il Michael Jackson ancora bambino costituivano il grippo die Jackson 5, torneranno a esibirsi dal vivo. Ci sarà anche lui, seppure solo virtualmente, attraverso video proiettati sul palco. E lo ricorderà anche la sua casa discografica con una nuova versione del suo disco più famoso dopo “Thriller”, “Bad” in occasione del venticinquesimo anniversario della sua pubblicazione. Esce infine il libro “Il mio amico Michael” scritto dal suo ex assistente Frank Cascio che conobbe Michael Jackson quando aveva solo 5 anni, nel 1984. Cascio nel libro nega ogni accusa di pedofilia, accuse da cui il cantante dovette difendersi nel corso di un lungo processo, e lo ritrae come una persona normale che portava fuori la spazzatura, passava l’aspirapolvere e leggeva fumetti. Michael Jackson è stato ricordato anche in Italia: al parco Aquafan di Riccione in migliaia di fan che si sono vestti secondo i leggedari personaggi del suo vidoe più famoso, Thirller, lo hanno ricordato con una grande coreografia.
A tre anni dalla sua morte, Michale Jackson rimane dunque più impresso che mai nella memoria dei fan e degli appassionati di musica in generale.