MUSE/ Olimpico di Roma: 60mila persone seguono l’ultima tappa del tour italiano

- La Redazione

Non si può certo dire che il concerto dei Muse di ieri, allo Stadio Olimpico di Roma, abbia tradito le attese. Il tour italiano si è chiuso con un altro successo

muse_R439 Foto: InfoPhoto

Non si può certo dire che il concerto dei Muse di ieri, allo Stadio Olimpico di Roma, abbia tradito le attese. Dopo il trionfo all’Olimpico di Torino, si è chiuso il tour italiano del gruppo con uno spettacolo a cui hanno assistito ben 60.000 spettatori. Un concerto all’insegna, anzitutto, di una scenografia imponente, per celebrare ”The 2nd law”, l’album uscito nel 2012 e che sarà promosso, complessivamente, in 20 date europee. La scenografica, dicevamo: 6 ciminiere alte ben quattro piani che sputano lingue di fuoco nel cielo, oltre ad un muro gigantesco ed ad una passerella cha arrivava fino al centro dello stadio. Tra i momenti topici della serata, c’è stata la messa in scena del brano “Animals”, quando è uscito un uomo travestito da banchiere, mentre sui maxischermi venivano proiettati immagini di titoli di borsa. Bellamy, poi, parlando un buon italiano (ha vissuto per un periodo sul Lago di Como) ha spiegato di aver dedicato Follow me al figlio. La bande, dopo aver suonato brani come “Time is running out” e “Stockholm Syndrome”, “Unintended”, “Blackout” “Guiding Light” e “Undisclosed Desires”, ha chiuso il concerto con Supermassive black hole”, “Isolated System”, “Uprising”, “Starlight”







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