Vivian Grillo, 20 anni di Vicenza, ha partecipato all’ottava edizione di X Factor ed ha colpito tutti fin dall’inizio per la sua tecnica vocale e per la straordinaria capacità a rappare.
Ho avuto l’occasione d’incontrarla e di poter scambiare con lei qualche riflessione circa questa sua esperienza.
Per meglio capire il percorso artistico di Vivian è interessante partire dall’inizio, da quando cioè ha sentito che questa era la sua strada.
“La musica è sempre stata parte integrante della mia famiglia. In casa infatti la stanza che più sfruttiamo è interamente dedicata a questa passione; quando entri nel salotto trovi un pianoforte a muro, delle chitarre, delle tastiere e anche una batteria, tutto parla di musica e della musica. Il mio sogno fin da bambina fu quello di cantare su un palco ma non solo essere una cantante quanto una performer per saper intrattenere e coinvolgere il pubblico in ogni sua sensazione. Avevo 8\9 anni quando iniziai a scrivere canzoni, mi aiutava a canalizzare le emozioni. Un momento importante che mi ha segnata molto è stata la morte di mio nonno; si è infatti venuta a formare una ferita profonda che solo grazie alla musica ho saputo colmare. Spesso si dice la bellezza ti salverà, nel mio caso è stata la musica a salvarmi.”.
Incuriosita dalla vita all’interno di X Factor e dall’aria che si respira in un talent show come questo le chiedo di raccontare per i nostri lettori com’è stata l’esperienza sia dal punto di vista tecnico che umano.
“XFactor è stata una bella esperienza che ci ha permesso di metterci in gioco. Per quel che mi riguarda ho saputo mettermi alla prova realizzando e provando passaggi che magari a casa non avrei mai fatto e tutto questo mi ha aiutata ad aprire i miei orizzonti e vedere cos’altro posso fare oltre al mio genere. L’esperienza di XFactor è stata positiva, all’inizio difficile perché devi ambientarti e capire come funzionano le cose ma in definitiva si tratta di lavorare il più possibile e di metterci tanta emozione. Un aneddoto che mi fa piacere condividere riguarda Mario (altro concorrente di XFactor 8); ogni mattina si svegliava e veniva nelle nostre stanze a dire “Tanto morirete tutti”. Detta così può anche spiazzarti come affermazione, ma in realtà lui ci stava augurando di vivere il momento, di cogliere l’attimo. Ho quindi capito che quella che stavo vivendo era un’esperienza unica e dovevo cercare di sfruttarla dando il massimo. All’interno di XFactor fra di noi non c’è stata mai aria di competizione e quando eravamo in puntata non auguravamo mai che qualcun altro uscisse, eri però sempre in tensione perché capivi che del domani non c’era certezza e che una settimana potevi essere lì e quella dopo no. L’atmosfera era positiva, era più un “Aiutiamoci perché se no qua non usciamo vivi”. Alla fine l’importante non è vincere o passare ma essere consapevoli di dare il massimo su quel palco. Tutto dipende da noi stessi, dall’emozione e dallo stress. Nessuno da casa se ne rende conto ma un’esperienza come questa ti mette completamente in gioco, ti provoca nel più profondo. Da casa non si vede ma dormiamo poche ore perché cantiamo tutto il giorno, facendo prove continue e cercando di restare sempre molto concentrati, talmente tanto che a volte ci dimentichiamo della vita al di fuori del loft. Durante le settimane del programma siamo completamente isolati, niente cellulare, niente connessione internet, niente radio ed abbiamo un computer solo per le basi musicali.
“Quando poi arriva il giorno del live lo spettatore si aspetta quasi di assistere ad un concerto dove il cantante è perfetto in tutto. Ovviamente questo è l’obiettivo di ogni artista ma a volte abbiamo anche un grande carico di responsabilità e la tensione sulle nostre spalle che non è percepibile. Non si tratta solo di trasmettere in maniera appropriata le proprie capacità canore ma è proprio la sofferenza di essere lontani dalla propria famiglia e non avere contatti con l’esterno. L’ambiente ha messo tutti a dura prova e per questo credo che siamo tutti vincitori”.
Vivian prosegue raccontando che ad X Factor non ci sono vincitori anche perché “siamo talmente diversi che quasi la competizione cessa di esistere. Vincere non è questione di essere migliori ma di qual è l’artista più apprezzato in quel momento, in quel contesto, con scelte fatte da un’altra persona. Spesso mi è stato chiesto chi vorrei che vincesse. Come potevo tifare per qualcuno? Ci ho vissuto insieme e si era creato un clima di amicizia e condivisione”.
La musica per Vivian è sempre stata parte integrante della sua vita, ma come pensa che questa possa aiutare i giovani d’oggi? “La musica è una terapia che si basa sul fare affiorare le emozioni che abbiamo dentro e questo è un aspetto che mi piacerebbe approfondire nel futuro, magari andando a studiare musica terapia alla TWU in Texas. Il mio scopo, anzi il mio sogno, è proprio quello di fare della mia musica un mezzo per aiutare le persone o, meglio ancora, un tentativo di dare risposta al nostro desiderio di riuscire come persone perché il cuore di chi vive è uno solo e tiene dentro tutto. Vorrei essere per i miei coetanei come un’amica e riuscire, grazie alla musica, ad estrarre ed inviare messaggi positivi ed intrisi di valori”.
X Factor è un talent show che espone gli artisti ad un grande pubblico. Le chiediamo com’è cambiata la tua vita una volta uscita dal programma. “Per tre settimane sono stata abbastanza chiusa in casa a cercare di progettare un po’ di cose ma quando un sabato sera sono uscita con due miei amici ho subito notato la differenza; ci sono persone che ti riconoscono e che ti hanno sostenuto, ti stimano e credono in quello che fai artisticamente. Sto vedendo una netta differenza tra la mia vita di prima ed adesso, ora ho molta più responsabilità. XFactor ci ha dato un’esposizione molto più ampia di quello che credessi”.
Si sa che le prime persone pronte a sostenere nel raggiungimento dei sogni sono i familiari e gli amici. Le chiediamo come è stato accorgersi che anche tante altre persone hanno fatto il tifo per lei. “Il primo impatto con il pubblico è avvenuto il giorno dopo l’ eliminazione al punto Enel di Milano. Non mi aspettavo tutte quelle persone, è stato totalmente emozionante! Sono arrivata immaginando qualche presenza invece non riuscivo nemmeno ad entrare! Le persona mi riconoscevano, volevano farmi delle domande, erano interessate al mio percorso come artista o comunque come concorrente di XFactor. In particolare ho apprezzato molto chi mi faceva domande perché significa che oltre all’interesse per il personaggio c’era anche la ricerca di un messaggio. Mi sono sentita dire che spesso le persone si immedesimavano nel mio percorso e questo mi ha molto incoraggiata. Alcuni addirittura avevano imparato i miei rap. È straordinario anche solo immaginare che qualcun’altro coltiva quello che stai facendo perché significa che oltre al cuore e l’anima che ci metti c’è anche qualcun altro che vuole renderlo vivo”.
Di solito si dice “Chiusa una porta di apre un portone”, quant’è vero questo detto nel caso di Vivian? A poco tempo di distanza dalla sua uscita dal palcoscenico di XFactor è stata contattata da Fedez che ha saputo cogliere e apprezzare subito le sue abilità canore. “Molto onestamente posso dire che non mi aspettavo un proposta di questo genere. Ho sperato che mi invitasse a fare qualcosa perché è un’artista che stimo tanto ed è anche un simbolo per il rap in Italia ma mai avrei immaginato che mi invitasse in tour con lui. È stato pazzesco, quando mi ha chiamata quasi non ci credevo e presa dell’emozione non sapevo cosa rispondere! Sarà un’esperienza che a livello artistico mi aiuterà tantissimo a crescere e migliorare la mia tecnica. È bello questo scambio di conoscenze e di arte tra due artisti o comunque tra due persone che coltivano la stessa passione. Sarò presente a tutte le tappe e aprirò i suoi spettacoli. Ho ricevuto inoltre una bellissima notizia; c’è stata talmente tanta richiesta che è stata aggiunta un’altra data! Adesso ho capito che sono pronta, sono davvero pronta”.
Vivian, che già durante il programma ha saputo dimostrare di essere una persona semplice e genuina, conclude dicendo che spera di riuscire ad emergere con la sua personalità, senza troppi paragoni. “Voglio essere conosciuta come Vivian Grillo e non come un’altra persona. Il mio scopo sarà sempre quello di incoraggiare le persone ad essere se stessi restando fedeli ai propri ideali e valori. Sai che cosa penso? Nella società odierna c’è la tendenza al mentire e al non lasciarsi andare mentre bisogna essere 100% se stessi! Mai dimenticare chi si è e da dove si viene perché sono le nostre radici che ci danno la linfa vitale per coltivare i sogni inseguendo ciò in cui si crede”.
Brava Vivian non ti sei lasciata annichilire dalle difficoltà ma anzi hai saputo diventare interessante guardando la realtà in modo nuovo ed appassionato. Non sei solo una grandissima scoperta musicale ma anche un grande esempio di umanità, quel tipo di personalità in cui talento e buoni valori convivono in equilibrio perfetto nella stessa persona. Sono questi gli esempi di cui mi piace scrivere perché, soprattutto nella società odierna, più che di buoni maestri abbiamo bisogno di esempi positivi che ci facciano camminare lungo la strada della vita soddisfatti perché ridestati dal loro incontro.
Imbocca al lupo Vivian per il tuo tour con Fedez e per la tua carriera ma soprattutto perché se il futuro è di coloro che credono nella bellezza dei propri sogni il tuo è straordinario!
(Diletta Rosestolato)