JOHN BUTLER TRIO/ Dopo l’Australia conquisteremo anche l’Europa
Il John Butler Trio lo rivedremo a breve nel nostro bel paese. La banda, formatosi a Fremantle in Australia, ha vinto cinque dischi di platino e innumerevoli successi. ANGELO OLIVA

La serata è fresca ed una brezza piacevole portata dal lago di Garda aiuta. La musica é quella giusta. Quella che ti aspetti da una serata come questa. Una serata d’agosto sotto un cielo sereno e pieno di stelle. A suonarla ci sono loro, il John Butler trio, volati direttamente dall’Australia al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio, sulle ali di cinque dischi di platino e innumerevoli successi in patria. “Cold Wind” é il brano che apre il concerto. Non poteva essere più appropriato.
Il trio formatosi a Fremantle in Australia, é composto da Byron Luiters al basso, Grant Gerathy alla batteria, percussioni e cori (unitosi alla band lo scorso anno) e dal carismatico fondatore John Butler alla chitarra e voce, nato in America ma trasferitosi in giovane età con la famiglia in Australia.
Il John Butler Trio ha fatto ballare il pubblico del Vittoriale senza sosta. Successi come “Zebra”, “Somethings Gotta Give”, “Fire in the Sky”, “Funky Tonight” e “Livin’ In The City” hanno scaldato subito gli animi della serata e dei numerosi fan. Tutti in piedi e tutti a ballare. Il loro genere e un mix tra Alternative rock, Bluegrass. Folk, blues, funk rock e Reggae. Insomma! Tanta roba! Ma suonata con grande maestria e carica da questo trio ormai apprezzato anche a casa nostra.
Infatti il Trio australiano non è nuovo all’Italia. La scorsa primavera/estate, fece il tutto esaurito a Bologna in occasione dell’Estragon, oltre che a Milano e Bolzano.
La loro è una storia che ricorda quelle di altri tempi. Nel 1996 registrano una “cassettina” su due tracce in auto-produzione, passando qualche anno dopo, nel 1998, ad un album indipendente fino ad arrivare al grande successo di pubblico. John Butler, il leader del progetto, parla con il pubblico e ricorda come al suo primo concerto vi fossero circa 50 persone presenti. Tempi ormai lontani per questo trio che da quel 1996 ad oggi ha colleziona una serie di successi, tra i quali i cinque dischi di platino in Australia. L’ultimo lavoro, il quarto album in studio “Flesh & Blood”, uscito a febbraio del 2014, ha riscosso da subito ottime critiche vincendo l’ARIA Award come Best Blues and Roots Album dell’anno, mentre il singolo “Livin’ In The City” ha ottenuto una nomination nella categoria Best Blues and Roots Song agli APRA Songwriting Awards 2015.
Degno di nota il talentuoso cantautore Stu Larsen che apre le due date italiane del John Butler Trio Tour per presentare il suo disco “Vagabond”, registrato a Sidney con alcuni colleghi musicisti tra cui la stella nascente dell’indie folk Passenger e Tim Hart dei Boy and Bear“.
Sicuramente li rivedremo a breve nel nostro bel paese. Il calore e gli applausi che solo il pubblico italiano sa regalare difficilmente si scordano.
La breve parentesi italiana si chiuderà questa sera 6 agosto a Sogliano al Rubicone (FC), in piazza Matteotti. Ultima occasione – per quest’anno – di ascoltare ed apprezzare il John Butler Trio.
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