Uno dei gruppi più attesi che si esibirà nella suggestiva cornice del Parco Archeologico delle Mura Greche di Taranto durante il concerto del 1° maggio 2016 è sicuramente quello dei Punkreas, nato sul finire degli anni’80 alle porte di Milano. L’esordio musicale è avvenuto nel 1990 con l’album autoprodotto Isterico, ma il verso successo discografico è rappresentato dall’album Paranoia, pubblicato nel 1994. Il gruppo, ponendosi in antitesi rispetto alla scena punk inglese, non incita all’autodistruzione ma esalta l’impegno sociale e rivaluta i centri sociali come luoghi a partire dai quali deve avvenire la rinascita della periferia urbana, di cui si sentono portatori.
Tra gli artisti più attesi per il concerto del primo maggio a Taranto (presso il il Parco Archeologico delle Mura Greche ), organizzato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi, ci sono sicuramente i Punkreas, un gruppo punk attivo sulla scena musicale sin dalla fine degli anni ’80. Il gruppo è nato a San Lorenzo di Parabiago, un centro alle porte di Milano, nel 1988 ed è attualmente formata dal vocalist Cippa, dal chitarrista Noyse, dal bassista Paletta e dal batterista Gagno. L’esordio musicale è avvenuto nel 1990 con Isterico, un lavoro autoprodotto e nel quale era presente ‘Il vicino’, uno dei loro brani più famosi. Il primo disco ufficiale, invece, uscito nel 1992 è United Rumors of Punkreas, un album nel quale è emerso in pieno il loro stile con un suono robusto, aggressivo e testi di denuncia contro il sistema imperante. Quello che viene considerato il loro album migliore è stato pubblicato nel 1994, Paranoia, che si caratterizza per una registrazione in analogico.
Nel 1994 è invece stato pubblicato quello che è considerato il loro miglior album in assoluto, Paranoia e potere, caratterizzato da una registrazione in analogico capace di regalare grande omogeneità al loro sound. Sin da allora, la musica e l’impegno sociale si sono mescolati nella loro carriera con grande continuità. Il gruppo ha così suonato in occasione delle manifestioni contro l’ampliamento della base Nato del Dal Molin, a Vicenza, o nel lager di Auschwitz, dopo aver accompagnato gli studenti in visita in quei terribili luoghi. Il loro impegno è sicuramente diverso da quello che ha sempre animato il punk inglese, volto all’autodistruzione. I Punkreas ritengono che i centri sociali abbiamo un ruolo fondamentale per costruire un tessuto sociale che spesso è carente nelle periferie delle città, luoghi di cui il gruppo si sente sia portavoce che debitore.