Un incubo che non lo abbandona. Per quasi tutta la sua vita Roger Waters, a partire almeno da The Wall ai tempi dei Pink Floyd, ha cantato e composto canzoni che avevano a tema la follia della guerra, in particolare la morte dei soldati mandati a combattere in terre lontane. Un incubo che trova la sua ragione d’essere nella morte del padre quando lui non era ancora nato, nel ventre materno, sulle spiagge di Anzio durante lo sbarco alleato della Seconda guerra mondiale. Un padre mai conosciuto resta un ostacolo psicologico difficile da rimuovere, per l’ex bassista dei Pink Floyd impossibile farlo. E’ così che adesso si affida all’ Histoire du soldat di Igor Stravinsky, riscrivendone in gran parte il testo (l’autostima quella però non gli è mai mancata, e anche la presunzione), la incide leggendola tutta facendosi accompagnare in sottofondo dai musicisti del Bridgehampton Chamber Music Festival.
ROGER WATERS RISCRIVE “HISTOIRE DU SOLDAT”
Un ruolo inedito dunque per lui per un disco che esce per Sony Classical, la sotto etichetta dedicata alla musica classica della Sony. La storia originaria in realtà venne scritta nel 1917 e narrava della Prima guerra mondiale, ma tutte le guerre poi sono fondamentalmente uguali. Storia che raccontava di un soldato che dà al diavolo il suo violino che sarebbe l’anima in cambio di un libro capace di prevedere come va il mercato e così farlo diventare ricco. Sarà travolto dall’avidità e preda del demonio. Un’opera sul libero arbitrio dunque, ma nella versioen di Waters si cambia registro. L’opera nel corso deglia nni è stata interpretata da dozzine di attori e artisti vari, Roger Waters arriva ultimo dopo Jeremy Irons, Christopher Lee, Gerard Depardieu, Max Von Sydow, Sting, Jean Cocteau, Peter Ustinov, Frank Zappa, John Cage, in Italia Paolo Poli, Giancarlo Giannini, Peppe Servillo e quest’anno Stefano Panzeri, voce narrante della versione in lingua italiana degli Esecutori di Metallo su Carta di Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro. Per quanto riguarda la musica classica invece l’ex Pink Floyd aveva già composto un’opera, Ça ira. E The Soldier’s Tale l’aveva già presentata dal vivo una volta nel 2014. Quella serata registrata in una chiesa nello stato di New York è quanto possiamo ascoltare oggi. La versione rielaborata di Waters preme soprattutto sull’aspetto pacifista come a lui caro.