Sono caduti definitivamente i sospetti di pedofilia che avevano coinvolto Cliff Richard, 77enne ma soprattutto leggenda della musica pop britannica ed ora la vicenda sembra essersi definitivamente chiusa con la condanna a carico della Bbc che tanto sta facendo discutere il Regno Unito. L’emittente televisiva, infatti, è stata ritenuta responsabile di aver violato la sua privacy – e dunque la sua presunzione di innocenza – nell’ambito dell’ampia copertura giornalistica che dedicò al caso sul presunto coinvolgimento dell’artista, accusa che poi si sono appunto rivelate non fondate. A deciderlo, come riporta oggi Corriere del Ticino nell’edizione online, è stato il giudice Anthony Mann dell’Alta Corte del Regno Unito il quale si è espresso con il suo verdetto finale al termine della causa intentata da Cliff Richard contro l’emittente pubblica britannica. L’indennizzo a carico della Bbc ammonta a 210.000 sterline (ovvero oltre 270.000 franchi) pari al 65% delle colpe, mentre il restante è a carico della polizia inglese della contea dello Yorkshire che condusse l’indagine facendo trapelare indiscrezioni poi colte proprio dall’emittente tv.
LA REAZIONE DI CLIFF RICHARD
Sir Cliff Richard, al termine della battaglia legale che ha coinvolto anche la Bbc, ha avuto una reazione ricca di forti emozioni. L’artista, dopo la sentenza in suo favore, avrebbe detto di sentirsi compensato soprattutto moralmente per una ferita che nonostante tutto lo ha colpito in modo evidente ed incancellabile. Il giudice Anthony Mann che ha emesso il verdetto finale, non ha comunque escluso il diritto dell’artista a ottenere ulteriori risarcimenti in sede separata. Secondo lo stesso giudice dell’Alta Corte del Regno Unito, ad essere particolarmente colpita fu proprio la privacy di “Sir Cliff” e che ricevette una “grave invasione”. La Bbc in diverse occasioni raccontò la vicenda in occasione di perquisizioni disposte nel 2014 ma in forma particolarmente “sensazionalistica”.