Dieci anni dalla sua morte, quest’anno, e un nuovo film dedicato alla vita di Michael Jackson, morto in circostanze mai del tutto chiarite nel 2009. Si intitola Leaving Neverland, è diretto da Dan Reed, specialista di documentari dai contenuti scabrosi, come The pedophile hunters e Three days of terror: the Charlie Hebdo attacks. Il film sarà presentato al Sundance Festival in corso dal 24 gennaio al 4 febbraio, l’evento del cinema indipendente americano. Secondo la rivista Rolling Stone, che ne avrebbe letto una sinossi, si torna ad accusare l’artista scomparso di abusi sessuali sui minori, accuse che perseguitavano Jackson ancora da vivo, e da alcune delle quali venne assolto nel 2017, come le accuse del coreografo Wade Robson che nel 2013 lo denunciò per molestie subite quando aveva 7 anni.
MOLESTIE SUI MINORI
Nel film invece si parla del caso di due bambini, ai tempi 7 e 10 anni, con cui ebbe una relazione, sembra con il consenso dei genitori. Nel film i due, oggi trentenni, raccontano le molestie sessuali subite dal cantante e la lotta per sopravvivere al trauma. Ma l’identità delle due vittime non è resa nota, almeno per adesso. Nel 2005 due fratelli accusarono Michael Jackson di aver abusato di loro, ma l’età non corrisponde ai due testimoni presenti nel film. In ogni caso, nuovo fango e nuove polemiche che si abbatteranno sulla memoria dell’artista.