Come dicevano le previsioni, il film documentario su Michael Jackson che verrà presentato nei prossimi giorni al festival del cinema di Sundance negli Stati Uniti e che è stato già mostrato in anteprima ai giornalisti, e che sarà trasmesso alla televisione sul canale americano Hbo e inglese Channel 4, massacra l’immagine dello scomparso re del pop. Si era detto che il filmato avrebbe mostrato testimonianze e immagini sulla sua presunta pedofilia, e così è, ma in modo così approfondito nessuno se lo sarebbe aspettato. E infatti i familiari di Jackson hanno già chiesto il ritiro dal mercato di “Leaving Neverland”. Il documentario ha una durata di ben 4 ore. Tra le tante accuse-testimonianze quella secondo la quale Michael Jackson avrebbe pagato con gioielli un ragazzino per fare sesso con lui e aver organizzato un finto matrimonio con un ragazzino nella sua villa.
MICHAEL JACKSON ERA PEDOFILO?
Il film si basa sulle testimonianze di Wade Robson e James Safechuck che da anni denunciano di essere stati stuprati e molestati dal cantante nel suo ranch, Neverland, dove d’accordo con i rispettivi genitori venivano ospitati anche per lunghi periodi dal cantante. Sono accuse che già erano state manifestate quando l’artista era in vita, ci furono processi e assoluzioni. Secondo quanto ha scritto Hollywood Elsewhere, “è un film d’orrore, la storia intima, credibile, sessualmente esplicita di due ragazzini che diventarono amici speciali di Michael Jackson, con l’appoggio dei loro genitori. Jackson era un predatore, un mostro”. Il corrispondente di US Weekly ha scritto che “mi sono sentito male a vederlo, le vittime di Jackson appaiono credibili”, concludendo: “Michael Jackson era un pedofilo”. La famiglia Jackson si difende dicendo trattarsi di accuse da tabloid di quarta mano e che i due testimoni sono “due spergiuri”.