Situazione incandescente in Myanmar, assedio militare alla diocesi di Loikaw, nello Stato Kayah. Come riportato dai colleghi di Vatican News, il raid nella cattedrale è durato circa sette ore ed è stata perquisita l’abitazione del vescovo e la clinica Karuna, gestita dalla chiesa cattolica. Effettuati, inoltre, diversi arresti, secondo quanto reso noto da UCA News.
In base alle ricostruzioni giornalistiche, 200 tra soldati e agenti di polizia del Myanmar hanno preso d’assalto il complesso della cattedrale di Cristo Re a Loikaw: fermate 18 persone tra medici, infermieri, farmacisti e volontari e sequestrati documenti e attrezzature mediche. «Un gruppo militare dopo l’altro ha controllato e perquisito gli edifici, inclusa la casa del vescovo, almeno tre volte», la testimonianza di un funzionario della chiesa.
Myanmar, assedio militare a diocesi Loikaw
«Stiamo svolgendo opere di beneficenza e non siamo stati coinvolti in alcun illecito», la testimonianza di padre Francis Soe Naing, cancelliere della diocesi di Loikaw in Myanmar, ai microfoni di UCA News: «Non abbiamo idea del motivo per cui hanno fatto irruzione e hanno perquisito gli edifici». Purtroppo non è il primo episodio in Myanmar: in seguito al golpe militare del 1° febbraio, raid e attacchi alle istituzioni cattoliche si sono susseguiti con una certa regolarità. Questo clima di tensione e di intimidazione ha coinvolto in particolare le regioni prevalentemente cristiane abitate dai gruppi etnici Kachin, Chin, Karen e Kayah, con a bombardamenti e perquisizioni a tappeto nelle chiese. Sacerdoti e pastori sono stati arrestati mentre molti civili disarmati, compresi i cristiani, sono stati uccisi.