A Napoli un infermiere 47enne ha seviziato e torturato la sua compagna per ore in un appartamento di Marano: ecco che cosa è accaduto
Episodio choc avvenuto in quel di Napoli, dove un infermiere è stato arrestato per aver seviziato e torturato la propria compagna. La vittima, come riferisce Fanpage, è una donna di 40 anni, mentre l’arrestato ha 47 anni e lavora in un ospedale del napoletano. L’aggressore avrebbe agito nella sua abitazione del quartiere Marano e sarebbe stato sotto effetto di droghe, agendo come in un film horror. La povera 40enne avrebbe infatti subito calci e pugni, ma anche lo strappo dei capelli, il taglio della mano sinistra con un bisturi e un colpo ricevuto con una borraccia in metallo. Inoltre, l’infermiere avrebbe anche tentato di strangolarla, per poi provare a narcotizzare la sua vittima con delle benzodiazepine che l’aggressore aveva in precedenza rubato nell’ospedale in cui lavorava.
L’episodio è avvenuto durante la scorsa notte, poco prima delle ore 3:00 fra lunedì 8 e martedì 9 dicembre 2025, e quando gli uomini delle forze dell’ordine sono giunti sul luogo segnalato hanno trovato l’ascensore sporco di sangue, ma anche tracce vistose sulla porta di casa. I militari dei carabinieri hanno quindi chiesto di aprire, ma l’infermiere da dentro casa ha risposto loro dicendo di andarsene.
NAPOLI, INFERMIERE TORTURA LA COMPAGNA: “QUESTO MI AMMAZZA”
Nel contempo hanno però sentito la voce di una donna che piangeva e chiedeva aiuto e, appena hanno visto che la porta si era aperta di poco, hanno fatto irruzione, bloccando il 47enne e trovando la compagna ferita. Hanno quindi chiamato subito il 118. Nel frattempo la vittima ha spiegato che temeva per la sua vita: “Mi ammazza, mi sta picchiando da stamattina”, aggiungendo che il suo aguzzino la costringeva ad assumere del sedativo.
Una volta portata in ospedale la donna è stata ritrovata con una serie di ematomi un po’ ovunque, ma anche ferite e tagli, dopo che il 47enne infermiere aveva agito su di lei con un bisturi. È emerso che la donna avesse già denunciato l’uomo per maltrattamenti ed era già stato attivato il codice rosso ma evidentemente qualcosa non è andato come doveva: la vittima ha lasciato l’ospedale con 20 giorni di prognosi.
