All'indomani della festa per lo scudetto, Aurelio De Laurentiis immagina una nuova Napoli di caratura mondiale: il suo progetto "politico"
Dopo meno di vent’anni dal suo arrivo ai vertici della Società Sportiva Calcio Napoli, il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis è riuscito già a incassare ben due scudetti – l’ultimo pochissimi giorni fa, il primo nel 2023 – e 15 differenti partecipazioni ai campionati europei, il tutto portando avanti un progetto (per così dire) “politico”, grazie al quale vuole restituire alla città partenopea quella dignità europea che le è stata troppo spesso negata: un progetto del quale è tornato a parlare lo stesso De Laurentiis sulle pagine del Mattino, all’indomani della fine del campionato; soffermandosi anche sull’importante successo ottenuto dalla sua squadra.
Partendo proprio da qui, un ancora chiaramente emozionato De Laurentiis ci tiene a ricordare che si tratta del “coronamento di un lavoro lungo quindici anni” che ha riportato la squadra ai – letterali – vertici della classifica dopo la disfatta nel 2004, senza poter neppure contare – tema spesso ricorrente nella sua intervista – sulle possibilità economiche delle grandi squadre del Nord, con un budget pari a “un quinto” di quello dei club sportivi avversari: un vero e proprio orgoglio regalato a una città che pochi giorni fa si è unita in “una grande piazza collettiva” di festeggiamenti.
Aurelio De Laurentiis: “Ecco come immagino una Napoli mondiale, moderna e accogliente”
Dal canto suo – passando al progetto per la città partenopea –, resta il fatto che quella che viene spesso fatta passare per una sorta di “rivincita” altro non è che la dimostrazione che “noi abbiamo una marcia in più” rispetto a qualsiasi altra città europea, garantita – tra le altre cose – dal “suo mare e i suoi monumenti”: in tal senso, il calcio, ma anche lo sport in generale, può essere un ottimo modo per “fare innovazione e attrarre capitali”.
La città che immagina De Laurentiis è una vera e propria Napoli mondiale, con un “aeroporto (…) aperto ventiquattr’ore” in grado di accogliere turisti da ogni parte del mondo in ogni momento della giornata e – assicurando sul tema una pienissima armonia d’intenti con l’amministrazione comunale e provinciale – uno stadio in grado di “essere all’altezza della situazione”: gli occhi resteranno puntati sul Maradona, con un progetto di restyling che lo porterà a “70 mila posti e 120 salotti”, che definisce “super moderno”, vicino agli standard “europei”.