Anche l’Italia avrà la sua ChatGPT, che nascerà dalla collaborazione tra Cineca e IGenius, operanti rispettivamente nel settore della ricerca e nell’analisi dei dati, modelli che collaboreranno per la nascita di un nuovo GPT in lingua italiana. Il progetto si intitola “Modello Italia” e consisterà nella realizzazione di uno strumento di intelligenza artificiale generativa che sarà applicato come aiuto per le aziende e i settori come pubblica amministrazione, sanità, finanza e sicurezza nazionale. Il lavoro svilupperà un modello di reti neurali, conosciuto come Foundational LLM-Large Language Model, alla base di strumenti di intelligenza artificiale.
Cineca e IGenius saranno sostenute da Leonardo, il supercomputer di Cineca situato al Tecnopolo di Bologna. Sarà proprio questo lo strumento che “addestrerà” “Modello Italia”. “Modello Italia verrà progettato e allenato con dati qualitativi e controllati, per assicurare che l’intelligenza artificiale sia equa e imparziale e possa essere usata in modo sicuro in una varietà di applicazioni” spiegano Cineca e IGenius. “L’obiettivo del progetto è quello di fornire soluzioni AI che possano essere implementate su larga scala con la massima sicurezza, contribuendo a migliorare significativamente i processi decisionali in settori chiave come la sanità, la finanza e la sicurezza nazionale. Il modello rispetterà tutte le norme vigenti, nazionali e sovranazionali, e le applicazioni saranno affidabili e conformi dal punto di vista normativo”.
ChatGPT italiana: “Bellissima notizia per il nostro Paese”
Francesco Ubertini, presidente del Cineca, ritiene questa una notizia “bellissima per il nostro Paese. Non poteva iniziare meglio questo 2024. L’Italia può vantare un’infrastruttura pubblica di supercalcolo tra le migliori al mondo e ‘Modello Italia’ potrà accelerare l’innovazione digitale nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione”. Soddisfazione anche da parte della Direttrice Generale Alessandra Poggiani: “Siamo onorati di aver intrapreso questa avventura che, attraverso l’uso dell’infrastruttura di supercalcolo, potrà sviluppare il primo modello di linguaggio per l’Intelligenza Artificiale in lingua italiana. Questo permetterà al nostro paese di rendersi protagonista nel processo di transizione digitale”.
Uljan Sharka, fondatore e ceo di IGenius, parlando di “Modello Italia” lo definisce come “un sistema di Ai generativa che rappresenta non solo la nostra lingua, ma una delle civiltà più sofisticate attraverso l’arte, la cultura e le eccellenze per cui siamo famosi nel mondo. Un vero modello di rinascimento digitale che mette l’uomo al centro. Nessuno meglio degli italiani può trasformare la propria lingua in una specie di superpotere“. Infatti “I modelli di IA solitamente vengono addestrati utilizzando principalmente l’inglese” spiega ancora Sharka a Repubblica. “Questo è un problema poiché incorporano i pregiudizi veicolati da questa lingua”. Tutti, dunque, vogliono un modello nazionale: la Francia lo sta inseguendo con la startup Mistral e la Germania con Aleph Alpha. Da noi invece, questa ChatGPT italiana è l’occasione per rispondere allo strapotere di Cina e Usa.