La prima parte della puntata odierna de La Volta Buona è stata ampiamente dedicata al tema delle diete, sfociando inevitabilmente anche sulle derive che possono scaturire da un’alimentazione errata e dai disturbi alimentari che fin troppo spesso attanagliano personalità più fragili. In quest’ultimo contesto si colloca Nathaly Caldonazzo che, come raccontato nel salotto di Caterina Balivo, a poco più di vent’anni ha vissuto il calvario dell’anoressia.
“Disturbi alimentari? ho iniziato a non piacermi più, mi vedevo grassa, magari una battuta uscita male da un ex fidanzato: quelle parole hanno iniziato a rimbombare e da qualche momento ho iniziato a mangiare in maniera dissociata”. Inizia così il racconto di Nathaly Caldonazzo a proposito del calvario dell’anoressia vissuto in gioventù, per poi spiegare: “Ho perso 20 kg in un anno, questa persona poi non si ricordava più di avermi detto questa cosa, era disperato”.
Nathaly Caldonazzo a La Volta Buona: “L’anoressia si è portata via la mia migliore amica…”
Per quanto abbia vissuto in prima persona un’esperienza così difficile, Nathaly Caldonazzo ha confessato di essersi sentita impotente, disarmata quando sua figlia Mia Sangiuliano ha vissuto il medesimo calvario. “Mia figlia è grande, non ha vissuto la mia anoressia; qualche anno fa però anche in lei ho visto questa piega verso questa patologia e ad un certo punto anche in maniera pericolosa. Stava perdendo i capelli…”. L’attrice ha poi spiegato: “Mi sentivo impotente perchè capivo che qualsiasi cosa le potessi dire era totalmente inutile; sei il primo nemico di un anoressico se lo inviti a mangiare. Si entra in un circolo di bugie perchè non riesci a riconoscere il tuo aspetto; l’ho aiutata con l’esempio”.
Oggi Nathaly Caldonazzo è totalmente fuori dal tunnel dell’anoressia, così come sua figlia Mia Sangiuliano; quel calvario è però ancora fonte di dolore quando ricorda – sempre a La Volta Buona – chi non ha avuto la forza di superare quella battaglia. “La mia migliore amica è morta a 38 anni per anoressia, dopo una passeggiata estenuante sotto il sole; la sera non parlava più e dopo qualche ora se n’è andata…”.