Un gruppo di ricercatori internazionali, provenienti da Cambridge, Edimburgo, Glasgow e Kelaniya, ha scoperto la causa delle nausee in gravidanza. Il “colpevole” della iperemesi gravidica (questo il nome tecnico della patologia) è l’ormone GDF15. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature e illustrati a Le Monde dalla dottoressa Marlena Fejzo, che lavora nel dipartimento di ostetricia e ginecologia dell’Università della California e ha sofferto personalmente del problema.
È stata proprio l’esperta americana a evidenziare per la prima volta, nel 2018, il collegamento tra l’ormone, GDF15 e le nausee in gravidanza. Cinque anni dopo la scoperta è stata messa al centro di una importante e proficua ricerca. È emerso che il feto, per cause ancora sconosciute, produce alte dosi di questo ormone, che è coinvolto in molte funzioni dell’organismo, compreso il controllo dell’appetito e il metabolismo del ferro. L’aumento avviene soprattutto durante le prime dodici settimane di gravidanza. Le donne che manifestano iperemesi gravidica hanno livelli più elevati dell’ormone rispetto a quelle che non ne soffrono.
Nausee in gravidanza, scoperta causa: è ormone GDF15. Lo studio
Lo studio sulle nausee in gravidanza ha svelato anche perché alcune donne ne soffrono e altre no. “I livelli più bassi di GDF15 prima della gravidanza portano a un’ipersensibilità all’ormone”, ha spiegato la dottoressa Marlena Fejzo. Il rischio di soffrire di iperemesi gravidica è quindi inversamente proporzionale al livello di GDF15 antecedente al concepimento. A conferma di ciò, i ricercatori hanno scoperto che le donne con beta talassemia, una malattia genetica dell’emoglobina che porta all’anemia e che di solito presenta alti livelli di GDF15, raramente soffrono di nausea durante la gravidanza.
La speranza è che le scoperte in questione portino anche a nuove cure. La iperemesi gravidica infatti colpisce il 30% delle gestanti e in molti casi la vita di queste ultime diventa insostenibile, con perdita di peso, disidratazione e carenze nutrizionali, per non parlare dell’impatto psicologico. L’esperta stessa che ha condotto lo studio ha rivelato di essere arrivata ad assumere anche sette farmaci contemporaneamente contro la nausea, ma senza esito. “È fonte di sofferenza e disabilità ogni giorno, sia nella vita personale che professionale”, conferma il dottor Elie Azria, capo del reparto di maternità del gruppo ospedaliero Paris Saint-Joseph.