Spettacolare schianto nel porto di Busan, in Corea del Sud, fortunatamente senza conseguenze a parte i danni materiali, senza feriti né a bordo né sul molo. L’incidente ha coinvolto la gigantesca nave Ms Milano Bridge da 13,900 Teu battente bandiera Panamense che, mentre si stava ormeggiando, si è schiantata contro la banchina facendo crollare la gru a cavalletto sulla propria poppa. La Gru Numero 85 nel porto di Busan è crollata sulla nave e l’effetto è stato impressionante, con altre due gru poste nelle vicinanze dello schianto che a loro volta hanno fatto registrare danni. Non è stato ancora chiarito cosa abbia fatto schiantare la Ms Milano Bridge sul molo in una manovra apparentemente molto semplice: la nave peraltro non era nuova ad incidenti visto che si muoveva nel porto di Busan provenendo proprio dal bacino di carenaggio per le riparazioni di una collisione subita alcuni mesi fa: avrebbe dovuto tornare a navigare regolarmente ma lo schianto della gru farà ovviamente di nuovo cambiare i programmi.
ENNESIMO INCIDENTE DI UNA MEGA NAVE
La Ms Milano Bridge appartiene alla flotta Ocean Network Express (ONE) ed è a noleggio dalla società proprietaria Doun Kisen. Il video, divenuto rapidamente virale sul web con immagini catastrofiche, mostra come la Ms Milano Bridge sia entrata in collisione anche con la portacontainer Ms Seaspan Gange da 10.000 Teu, un altro scontro tra titani che fortunatamente non ha provocato feriti. Questo tipo di incidenti ha coinvolto negli ultimi anni anche i terminal di Jebel Ali, Karachi, Santos, Semarang, Anversa e Haiphong, con incidenti da parte di mega navi che hanno distrutto le loro Gru schiantandosi contro di loro e facendole crollare. Durante la manovra la Milano Bridge era assistita dai rimorchiatori e, come riferito dalle autorità locali, con il pilota del porto a bordo. Le immagini mostrano però chiaramente come il rimorchiatore di poppa non riesca a completare la manovra e a contrapporsi all’abbrivio che sta dirigendo la nave verso il molo. Dalla scia lasciata è evidente anche come la propulsione della nave fosse in funzione, probabilmente a macchine indietro, per cercare di rallentare. Ma non è stato possibile evitare il tremendo urto con la gru.