E’ estremamente affascinante ed eroica la storia vera di Neil Armstrong, raccontata anche nel film First Man. Nella pellicola di Damien Chazelle, ad interpretare il famoso astronauta, è l’attore Ryan Gosling. Tra le massime riportate nel film ce n’è una realmente pronunciata dal protagonista, che ha lasciato il segno e che è rimasta impressa nella mente del pubblico: “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma è un balzo gigantesco per l’umanità”. Fu infatti con queste parole che il 20 luglio 1969 Neil Armstrong annunciò l’atterraggio dell’uomo sul suolo lunare. Secondo alcune “leggende”, il noto astronauta aveva già preparato questo brevissimo discorso, mostrandolo al fratello Dean dopo una partita di baseball. Forse non sapeva che quelle parole avrebbero realmente segnato un balzo gigantesco per tutta l’umanità. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Storia vera First Man, chi è Neil Armstrong il primo uomo a mettere un piede sulla Luna
Dopo lo sbarco sulla Luna nel 1969, Neil Armstrong decise di non fare più missioni spaziali. Gli venne così affidato un posto di rilievo nella ARPA, ma nel 1971 decide di rassegnare le dimissioni preferendo una vita diversa. Decise così di trasmettere le proprie conoscenze agli studenti diventando insegnante presso il Dipartimento di ingegneria aerospaziale all’Università di Cincinnati preferendolo anche ad atenei più importanti per non essere accusato di aver ottenuto il posto possedendo solo un Master of Science. Dopo otto anni di insegnamento, Neil Armstrong decide di abbandonare quel ruolo e rassegnò le dimissioni nel 1979 senza fornire spiegazioni dettagliate. Nel suo curriculum c’è anche la partecipazione a due incidenti spaziali (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Neil Armstrong, il primo volo a sei anni
Neil Armstrong è stato il primo uomo a posare piede sulla Luna il 20 luglio 1969: “Questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l’umanità”, sono state le sue parole mentre camminava nel mare della Tranquillità. La sua storia è stata raccontata nel film “First man”, di Damien Chazelle con protagonista Ryan Gosling, nei panni dell’astronauta. Neil Armstrong nacque il 5 agosto 1930 a Wapakoneta, nell’Ohio, figlio di Stephen Koenig Armstrong e Viola Louise Engel, famiglia di origine tedesca. Il suo primo volo fu all’età di sei anni, su un piccolo velivolo in una fiera paesana, e ricevette il primo brevetto a 15 anni.
Nel 1947 incominciò a studiare ingegneria aeronautica alla Purdue University, ma il 26 giugno 1949 arrivò la chiamata alle armi in marina. Combatté come pilota di jet nella guerra di Corea, con ben 72 missioni al suo attivo. Tornato dal fronte si laureò nel 1955. Diventò pilota civile e per la NASA testò l’X-15, in grado di raggiungere i 6.401 km/h. Nel 1962 venne selezionato come astronauta ed entrò a far parte del programma Gemini.
Neil Armstrong: lo sbarco sulla Luna nel 1969
Nel 1966 Neil Armstrong comandò la missione “Gemini 8”, la prima che vide l’aggancio di due oggetti orbitanti. Dopo l’aggancio la missione fu interrotta a causa di un malfunzionamento dei propulsori di manovra: Armstrong riuscì ad atterrare nell’oceano Pacifico. Nel 1968 si salvò in un incidente durante una esercitazione. Nel luglio 1969 Armstrong comandò la missione Apollo 11, con Buzz Aldrin e Michael Collins. Le sue prime parole, dopo l’allunaggio, furono: “Houston, qui Base della Tranquillità. L’Aquila è atterrata”. Sette ore più tardi uscì dal Lem e divenne il primo uomo a camminare sulla Luna. Il 13 agosto 1969 il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon gli assegnò la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile americana. Dopo la trionfale missione, Armstrong lasciò la Nasa e andò a insegnare ingegneria all’Università di Cincinnati. Neil Armstrong è morto il 25 agosto 2012, a 82 anni, per le conseguenze di un intervento al cuore.