Marcella Parise, psicoterapeuta di Verona, consulente tecnica del tribunale, è stata intervistata dai microfoni del quotidiano La Verità, soffermandosi sugli effetti delle separazioni sui figli. “Nel mio lavoro vedo solo una passiva quotidianità – spiega – vuota e senza futuro, dove adulti e giovani coppie sono concentrati su modelli di sopravvivenza emotiva ed economica”. Parise parla di “Sopravvissuti ma perpetuamente naufraghi, per loro non esiste il domani, solo l’oggi, ed è un oggi triste”. L’esperta sottolinea come non vi sia più la famiglia contenitore di affetti, regole ed emozioni: “I genitori sono “amici” dei figli, non danno regole, e aggrediscono chi dovrebbe insegnarle. Se poi si arriva alla separazione della coppia i figli diventano gli oggetti del contendere”.
Parise ricorda come le soluzioni siano legate “alla situazione economica dei genitori. Se uno dei due non ha mezzi, e generalmente è la madre, si rivolge ai servizi sociali per essere supportata nella separazione”. In questo caso l’intervento per loro “E’ sempre svalutante e violento, i bambini vengono affidati ai servizi sociali e/o in casi peggiori alle case famiglia”.
SEPARAZIONI, PARISE: “LA VIOLENZA SUI BIMBI E’ PIU’ SOTTILE SE…”
Se invece la situazione economica dei due è buona, per l’affido dei figli ci si rivolge ai giudici: “In questi casi la violenza verso i bimbi è più sottile e talvolta anche peggiore – aggiunge Parise – il giudice quasi sempre nomina un consulente tecnico d’ufficio e le parti propri consulenti. E’ un lucroso modello che prevede incontri senza mediazioni, teatro di malesseri e di rivalse di coppia, dove talvolta vengono ascoltati e osservati anche bambini molto piccoli”.
La consulente del tribunale sottolinea come “Chi ha più mezzi può attivare maggiori risorse di tutela. Quando i genitori benestanti si rivolgono al tribunale tramite i propri avvocati per l’affido dei figli, il trauma per i bambini è spesso più devastante perchè vengono sottoposti a mille valutazioni da parte di psicologi o neuropsichiatri”, e ancora: “Per loro diventa una tortura, ho visto bambini singhiozzare disperati a questi colloqui”.
SEPARAZIONI, PARISE: “L’AFFIDAMENTO DEL BIMBO CONDIVISO…”
Il giornalista sottolinea come il percorso delle separazioni sembra quello di Erode e a riguardo Parise spiega: “Nei tribunali quella del bambino tagliato a metà è la tendenza di giudizio nell’affidamento condiviso. E’ l’applicazione della perfetta bi-genitorialità, della falsa attenzione per i bisogni del bambino”.
Per Parise i genitori separati “Più che ai bambini pensano di vendicarsi sull’ex coniuge cercando di portargli via il figlio o la figlia” e i giudici: “abbassano la mannaia per dividere il tempo dell’affido, metà per ogni genitore senza valutare la reale competenza di papà e mamma, l’età dei bimbi, il tempo effettivo dedicato loro senza nonni, zii e babysitter”, per poi spiegare che “Ecco perchè sostengo che i veri separati in queste vicende sono i bambini, salomonicamente tagliati a metà. Si taglia la psiche, l’anima, la percezione emotiva, siamo passati da una famiglia patriarcale a una senza genitori, regoli e modelli educativi”.