La puntata di oggi della trasmissione “Chi l’ha visto” – sempre in onda nella prima serata di Rai 3 con la conduzione di Federica Sciarelli – si tornerà ad occupare del caso di Nessy Guerra, che da più di un anno e mezzo è bloccata in Egitto, nascosta con la figlia Aisha per evitare di incappare nell’ex marito italo-egiziano Tamer Hamouda, che aveva provato a strapparle la custodia della piccola denunciando (falsamente) la donna per prostituzione e adulterio.
Un caso – quello di Nessy Guerra – piuttosto complesso e che la trasmissione di Rai 3 segue fin dall’inizio, ma che al contempo sembra essere più lontano dal trovare una possibile soluzione, con l’ex marito Tamer che da diversi mesi a questa parte è arrivato ad inviare lettere e video – a tratti deliranti – alle cariche istituzionali italiane e ai giornalisti, dipingendosi come parte lesa di questa vicenda e dicendosi pronto a seppellire l’ascia di guerra.
Partendo dal principio, è bene ricordare che Nessy Guerra e il marito decisero di trasferirsi quasi quattro anni fa a Hurgada – in Egitto – dopo un matrimonio ritenuto necessario per le autorità egiziane per permettere il trasferimento della donna: inizialmente le cose sembravano andare abbastanza bene, ma quando è nata la piccola Aisha – ha raccontato recentemente la donna a Le Iene – tutto sarebbe rapidamente degenerato.
Tamer – sempre secondo la versione di Nessy Guerra – sarebbe diventato aggressivo, geloso e possessivo, e l’uso di droghe avrebbe fatto il resto: dopo essersi ricoverato in comunità, l’uomo avrebbe iniziato a professarsi un “illuminato”, sostenendo di credere nei dettami della Sharia, e quando Nessy – ormai esasperata – provò a scappare dall’Egitto, diede il via ad una vera e propria campagna diffamatoria nei suoi confronti.

Le ultime novità sul caso di Nessy Guerra: la lunga battaglia sull’affidamento della figlia e le richieste (assurde) dell’ex marito Tamer
Mostrando dei video intimi di Nessy Guerra, l’uomo riuscì a farla arrestare e ad ottenere la patria potestà della piccola, ma fortunatamente la causa di adulterio e prostituzione si risolse a favore della donna, ed è riuscita – quanto meno – a riabbracciare la figlia, tutto con il supporto della stessa trasmissione di Rai 3, dell’Ambasciata italiana in Egitto, del Consolato e del Ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Avviata la battaglia legale per riottenere la patria potestà, Nessy si è dovuta scontrare con il sistema fortemente patriarcale egiziano che, in un primo momento, ha deciso di affidare la piccola alla nonna paterna (madre dell’ex marito), mentre nel frattempo la donna è stata costretta a trasferirsi in una località protetta dalla quale non esce mai per paura di essere intercettata dall’ex marito: questi, infatti, diversi mesi fa aveva promesso una taglia a chiunque gli avesse dato informazioni chiare sulla collocazione della ex moglie e della figlia.
Attualmente Nessy Guerra è al centro della battaglia legale per l’affidamento della piccola – perso in primo grado, vinto in secondo e attualmente in attesa di ricusazione della Corte su richiesta dell’ex marito – e l’ultimissima novità sembra essere la richiesta da parte di Tamer di un risarcimento da 56 milioni di euro allo Stato italiano, che l’avrebbe – a suo dire – “accusato ingiustamente”; mentre, al contempo, si è detto anche disposto a perdonare la donna e a tornare in Italia con lei, purché accetti di essere una “buona moglie e donna“.