Manca poco all'inizio della nuova stagione invernale e Jfc ha diffuso alcune stime e classifiche interessante
Manca poco. A fine novembre la stagione montana/neve 2025-2026 avrà inizio, nella fibrillazione generale che sta accompagnando questi ultimi cento giorni scarsi dall’inaugurazione delle Olimpiadi Milano-Cortina. La maggior parte dei comprensori sciistici aprirà tra novembre e l’inizio di dicembre (per chiudere poi tra marzo e aprile, come stabilirà il meteo), ma alcuni saranno attivi già dal 14 novembre, come sui ghiacciai di Cervinia e Val Senales.
Una nuova stagione al via, dunque, con la certezza che il turismo alpino italiano si confermerà ancora una volta calamita di italiani e stranieri appassionati di sport invernali. Il giro dall’affari supererà i 12,1 miliardi con un +3,6% rispetto la precedente stagione. L’ospitalità arriverà a fatturare 5,9 miliardi, servizi sportivi, noleggio attrezzature e skipass altri 4,78 miliardi mentre ristorazione, commercio e intrattenimento poco più di 1,4 miliardi.
Secondo Jfc, le presenze aumenteranno del 3,8% grazie all’incremento degli ospiti stranieri (tra +8% e +8,8%) che compenserà la riduzione delle presenze italiane (-3,9%) e il calo dei giornalieri (-14,5%), per l’effetto degli aumenti di quest’anno (+5,8%). Per il classico weekend il costo a persona supera i 600 euro, per la settimana bianca è di quasi 1.550 euro per persona.
In ogni caso, Jfc calcola più di 4 milioni di italiani (+2,6%) pronti per le piste, magari in periodi di bassa stagione. Ma per le settimane di Natale, Capodanno e Carnevale è previsto il classico pienone (circa il 40% di coloro che hanno deciso una vacanza in montagna ha già prenotato).
L’Osservatorio ha calcolato anche l’impatto economico dei Giochi invernali: circa 5,3 miliardi di cui 1,1 di spesa diretta di spettatori e operatori, 1,2 miliardi come turismo post-olimpico nei 18 mesi successivi e altri 3 miliardi per effetto del potenziamento delle infrastrutture. L’indotto atteso sui territori sarà di 14 miliardi. Nell’arco dei 18 mesi dalla conclusione dei Giochi si calcola un’eredità in termini di domanda turistica con un’impatto economico tra i 140 e i 160 milioni.
Ma quali sono le destinazioni davvero più amate? L’Osservatorio Jfc (la società di consulenza turistica e territoriale) ha appena licenziato una classifica che tiene conto della qualità dell’hospitality, delle eccellenze, della sostenibilità, dei servizi. Sul podio 2025 dell’Osservatorio Jfc si conferma Cortina d’Ampezzo, prima nella classifica generale, ma anche nelle categorie “località più famosa” e “più trendy”. Al secondo posto si piazza Madonna di Campiglio, premiata per le migliori piste da sci, la vocazione family e l’ampia offerta di servizi turistici. Terza Livigno, che conquista il titolo di località più green, simbolo di un turismo di montagna sempre più sostenibile.
Altri piazzamenti speciali per Moena (in Val di Fassa, Trento), quale “più accessibile”, e per Courmayeur, per l’accoglienza alberghiera.
Dopo il podio, la classifica Jfc vede Courmayeur (Aosta), Canazei (Trentino-Alto Adige), Cervinia (Valle d’Aosta), Bormio (Lombardia), Sestriere (Piemonte), Ponte di Legno/Passo del Tonale (Lombardia/Trentino-Alto Adige), Asiago (Veneto), Andalo (Trentino-Alto Adige), Ortisei (Trentino-Alto Adige).
Altra classifica per i comprensori sciistici più amati, dove vince la SkiArea Madonna di Campiglio per i “migliori impianti di risalita”, seguita da Val di Fassa, premiata per il “miglior rapporto qualità-prezzo”, mentre l’Alta Badia si distingue per la “migliore sicurezza”. Premi speciali anche alla Val Gardena per le “migliori piste” e al Cervino Ski Paradise per la “migliore garanzia di innevamento”. Da sottolineare anche la vittoria della Val Gardena per le “migliori piste” e del Cervino Ski Paradise per la località con la migliore “garanzia di innevamento”.
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