Dieci anni di reclusione: questa la pena comminata a Nicola Cosentino nell’appello del processo Eco4. L’ex sottosegretario all’Economia del governo Berlusconi ed ex coordinatore regionale del Pdl Campania è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Ricordiamo che il processo prende il nome dal consorzio che si occupava della raccolta e dello smarrimento dei rifiuti in diversi comuni della provincia di Caserta.
Nicola Cosentino in primo grado era stato condannato a 9 anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per concorso esterno in associazione camorristica, la quarta sezione della Corte d’Appello di Napoli ha aumentato la pena di un anno. La richiesta della Procura, invece, era di 12 anni di carcere.
Nicola Cosentino condannato a 10 anni
Secondo quanto sostenuto dalla Procura, Nicola Cosentino era il referente politico nazionale del clan dei casalesi. L’ex sottosegretario al Tesoro avrebbe stretto un patto di ferro con l’organizzazione criminale per ottenere l’appoggio elettorale in cambio di un contributo ai camorristi. Come evidenziato dai colleghi di Adnkronos, fra le accuse ci sono i presunti favori relativi all’appalto vinto nel 1999 dai fratelli Orsi, imprenditori ritenuti vicini al clan Bidognetti. Ricordiamo che Nicola Cosentino poco meno di un anno fa, nel settembre del 2020, era stato assolto nel corso del processo “Il principe e la scheda ballerina”, mentre in precedenza era stato scagionato in via definitiva nel processo “Carburanti”. L’ex azzurro è stato invece condannato in via definitiva per aver corrotto un agente della polizia penitenziaria mentre era dietro le sbarre e nell’ambito dell’inchiesta “P3” per il reato di diffamazione.