“Ma come? Ma non stavano morendo tutti?“. Sono chiaramente provocatori i quesiti che Nicola Porro ha proposto oggi nella consueta rassegna stampa “Zuppa di Porro” per introdurre l’argomento della situazione epidemica in Inghilterra. Il giornalista ha messo nel mirino un articolo di poche settimane fa, pubblicato sul Corriere della Sera, in cui si delineava – parole di Porro – “una situazione di mer*a” sul fronte dei contagi, al punto da spingere il governo Johnson ad ipotizzare la messa in campo di un “piano B” comprendente anche la mossa Green pass. Porro ricorda di aver fatto notare all’epoca come gli inglesi in realtà non avessero alcuna intenzione di introdurre il certificato sanitario ma si stessero predisponendo per bruciare i tempi sulla terza dose, come già avvenuto per le prime due: “Laici, anglossassoni, pragmatici“, li ha definiti Nicola Porro.
Nicola Porro: “Bimbi si infettano? Meglio!”
Il conduttore di “Quarta Repubblica” ha evidenziato come secondo gli inglesi “i vaccini non sono la panacea di tutti i mali” e da parte del Paese guidato da Boris Johnson “non c’è stato quell’atteggiamento isterico alla Speranza e, devo dire la verità, anche alla Draghi nell’ultimo periodo“. Porro osserva che oggi proprio Il Corriere della Sera dia la notizia dei contagi in calo, attribuendo il tutto all’effetto delle terze dosi. Falso, secondo il giornalista, secondo cui la motivazione di questo saliscendi è da rintracciare unicamente ad una questione ciclica, fatta di picchi di contagio e conseguenti discese. Nicola Porro si rende poi protagonista di una dichiarazione controversa: “Avete presente gli infettati? Tutti quei giornali che dicono ‘i bambini sono infettati’. Meglio! Meglio, dicono in Gran Bretagna, perché se si sono infettati i bambini – e gli adulti vaccinati vivono a contatto con loro (e se la prendono la malattia la prendono lieve) -si fanno l’immunità di comunità, non di gregge! Lo hanno detto ieri alla BBC, non a Rete 4!“. Opinione che promette di dividere: forse esattamente ciò che sperava Porro…