Sono decisamente forti le dichiarazioni rilasciate da Nicola, il figlio di Umberto Tozzi e di Serafina Scialò, nei confronti del noto cantautore. Pochi giorni fa è venuta a mancare la madre, nonché l’ex compagna del cantante, e il ragazzo, 36 anni, ha voluto rompere il silenzio, non contento delle indiscrezioni circolati in rete e sui giornali: «Perché ho deciso di rispondere a mio padre? Perchè ha detto cose false e mia madre non può più difendersi – le parole del ragazzo al Corriere della Sera – non cerco notorietà, altrimenti avrei parlato prima: da quando ho cinque anni ho memoria di cose che o ti fanno o finire male o crescere in fretta». E a conferma del fatto che Nicola non voglia stare sotto i riflettori aggiunge: «Io mi sono preso il mio posto nel mondo chiamandomi Nicola, non Tozzi. Ho un secondo nome e dico: piacere, Nicola Armando. Aggiungo Tozzi se proprio devo. E, se mi chiedono “parente di?”, rispondo di no».
UMBERTO TOZZI, PARLA IL FIGLIO NICOLA “L’HO CERCATO MA NON AVEVA VOGLIA DI PARLARE”
Umberto Tozzi, in una recente intervista, ha spiegato che l’ex moglie gli impediva di vedere suo figlio. Accuse a cui il ragazzo replica così: «Una volta o due venne e mamma non mi mandò, ma altre volte l’ho aspettato e lui non è venuto. Quando giocò con la Nazionale Cantanti qui a Udine, mi feci portare da mia zia. Avevo sei o sette anni, si negò. Fu un giorno amaro». Poi le cose presero un’altra piega: «Avevo forse otto anni, lui venne – racconta ancora Nicola – in casa volavano emozioni negative, ero confuso, non volli andare, anche se lui era affettuoso. Dopo, ricontattarlo fu difficile. L’ho cercato io a un concerto, a 16 anni, e lo frequentai con la sua famiglia fra i 18 e i 21. Ma dopo, le poche volte, era col suo entourage, non aveva voglia di parlare».
UMBERTO TOZZI, IL FIGLIO NICOLA: “L’HO VISTO L’ULTIMA VOLTA NEL 2011”
L’ultima volta che i due si sono visti è stato 9 anni fa: «Nel 2011. Era con persone che non c’entravano nulla e si parlò del nulla. Non rispose agli auguri di Natale del 2012 e neanche quando gli scrissi perché era in ospedale. Per le condoglianze non ha chiamato». Il cantautore torinese ha ribattuto che l’ex moglie gli avesse rubato dei soldi, e inoltre, ha spiegato di averla salvata dalla galera, altri due punti su cui il figlio ha qualcosa da dire: «Andò così: loro non erano sposati, lei era incinta, lui viaggiava tanto, perciò le diede due assegni in bianco per ogni evenienza. Quando mamma lo lasciò, cercava una casa in affitto, lui non si faceva trovare. Allora, esasperata, lei portò un assegno in banca, però poi non lo riscosse. L’altro assegno è stato una vita in casa. Lei non incassò mai niente. Salvata da condanna certa? Assurdo. La denunciò ma ritirò la querela: lamentava la falsificazione della firma, ma sapeva che la perizia calligrafica gli avrebbe dato torto». Nicola è comunque ancora pronto a ricostruire un rapporto con il padre: «Mi piacerebbe darci del tempo vero – conclude – io e lui da soli».