Guenda Goria, ospite oggi a La Volta Buona, ha raccontato come sta suo figlio Noah dopo la tortuosa operazione per craniostenosi.
Guenda Goria oggi è gioiosa, felice di poter abbracciare suo figlio Noah non solo dopo i tanti sacrifici per le difficoltà nel raggiungere il sogno della maternità ma soprattutto per la malattia sopraggiunta a pochi mesi dal parto. Oggi a La Volta Buona si è concentrata, senza scendere nei dettagli per ragioni ben comprensibili, proprio sulla craniostenosi del suo piccolo affrontata a soli 3 mesi di vita; una operazione difficile che fortunatamente si è risolta nel migliore dei modi.
“Sono i casi in cui la chirurgia, i medici straordinari che ci sono in Italia, salvano la vita delle persone”, inizia così Guenda Goria che parte da un tema fondamentale; ovvero l’importanza della chirurgia non solo come espediente medico per l’estetica ma soprattutto come strumento per salvare la vita delle persone. L’ex volto del Gf Vip, in prima persona per la malattia di suo figlio Noah, ha vissuto tale aspetto ed è oggi radiosa nel celebrare il pregevole contributo dei medici che hanno gestito il caso di suo figlio. “E’ una pagina che non affronto volentieri e desidero dimenticare… Ciò che mi fa felice è che mio figlio sta benissimo grazie a dei professionisti eccezionali; ogni tanto penso che sulla mano del chirurgo ci sia sopra la mano di Dio, almeno nel mio caso ho avuto questa sensazione”.
Guenda Goria a La Volta Buona: “Ringrazierò i medici per tutta la vita per quello che hanno fatto per mio figlio Noah…”
Guenda Goria, sempre a La Volta Buona, oltre a sottolineare la professionalità dei medici che hanno salvato la vita di suo figlio Noah ha voluto anche mettere l’accento sulla voglia di dimenticare i momenti difficili. Al netto dei timori, della paura, oggi vuole lasciare spazio solo ai ricordi positivi; agli elogi per i medici e soprattutto sull’amore che ora può dedicare al suo piccolo – insieme al marito Miro Gancitano – senza più alcun timore o preoccupazione clinica. “La chirurgia è qualcosa che mi tocca… E’ stato un intervento lungo e molto complesso. Mio figlio ora sta bene, si è ripreso, è sorridente e solare. Ringrazierò i medici tutta la vita”.