Nordio al Salone della Giustizia sulla riforma di separazione delle carriere invita i magistrati a non unirsi all'opposizione per far fallire il referendum
Il ministro Nordio, intervenuto al Salone della Giustizia in un incontro con altri esponenti della politica e della magistratura, durante il quale sono stati affrontati i temi attuali, principalmente quello della riforma e della separazione delle carriere, che è in discussione in Senato proprio in queste ore per l’approvazione finale prevista entro giovedì, ha voluto lanciare un appello ai rappresentanti dei magistrati, invitandoli a cessare le aggressioni verbali per rientrare nei toni civili del dibattito, su una misura che descrive una “assoluta novità che però può creare complessità”.
In risposta alle critiche sul provvedimento, arrivate soprattutto dall’opposizione, Nordio ha voluto poi sottolineare, dicendosi amareggiato, che le accuse, specialmente quelle dei rappresentanti della giustizia, siano state strumentalizzate per questioni politiche. Riferendosi in particolare alle affermazioni sul fatto che il procedimento sia stato descritto come un “attentato alla Costituzione“, definite “Schizofreniche“.

Nordio: “La magistratura non si unisca all’opposizione per far fallire il referendum sulla separazione delle carriere, sarebbe un disastro”
Durante il confronto al Salone della Giustizia, il Ministro Nordio parlando della riforma di separazione delle carriere dei magistrati, ha commentato la possibilità che i rappresentanti della magistratura possano raccogliere l’invito dei partiti di opposizione per cercare di ostacolare il provvedimento con l’obiettivo di far fallire il referendum conservativo previsto per la primavera 2026. Sull’ipotesi ha dichiarato: “La coesione politica della magistratura con i partiti di opposizione sarebbe un disastro per entrambi”. Aggiungendo poi un invito alle toghe, a non cadere nella politicizzazione perchè si rischia di far percepire l’unione come una nuova forza politica che ha come scopo far cadere il governo.
Tra gli altri temi discussi inoltre, il Ministro ha anche anticipato che presto potrebbe essere proposta una nuova legge sulle intercettazioni, che era già allo studio ma che è ora diventata una questione “vergognosa” e quindi urgente e necessaria da risolvere, soprattutto dopo il caso delle sanzioni a Report. Infine una considerazione sul sovraffollamento carceri e sull’aumento degli sconti di pena per migliorare la situazione, una opzione che ha respinto dicendo “Sarebbe una resa dello Stato”.
