A poco meno di cinque mesi dalla tragedia, Notre-Dame de Paris resta ancora in pericolo: l’architetto capo del cantiere, Philippe Villeneuve, ha affermato che la celebre cattedrale francese «rischia di crollare» a causa della fragilità delle sue volte e per il ponteggio costruito attorno alla guglia prima dell’incendio. Il monumento resta fragile su due piani, «non sono inezie» come spiega Villeneuve: parliamo di 200-300 tonnellate di ferraglia. «E’ un miracolo che la struttura ancora regga», ha evidenziato l’esperto: il rogo ha fatto sì che alcuni tubi si saldassero tra di loro, mentre altri si sono deformati – soprattutto nel lato in cui è crollata la guglia – A inizio ottobre è prevista la messa in sicurezza del ponteggio su tre livelli, con il nuovo ponteggio che dovrebbe raggiungere i 50 metri: l’operazione di smantellamento della precedente struttura dovrebbe concludersi nel gennaio del nuovo anno.
NOTRE-DAME: “CATTEDRALE RISCHIA ANCORA DI CROLLARE”
Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Le Parisien, Philippe Villeneuve ha sottolineato che «la situazione è ancora di imperiosa urgenza»: «Dobbiamo prima finire di posare il pavimento che poggia sul gocciolamento delle pareti, successivamente circonderemo su tre livelli l’impalcatura indebolita». Il pericolo è quello di dover aspettare la metà del 2020 per la completa messa in sicurezza della cattedrale di Notre-Dame, con l’architetto che ha tenuto a precisare sul rischio ambientale: «La sicurezza è garantita dai responsabili: ogni mese i lavoratori si sottopongono agli esami del sangue per il piombo e non sono mai al di sopra della media. Lo stesso discorso vale per i test sull’aria, con i risultati che sono ben al di sotto della soglia di pericolo».