CICCOZZI SULLA NUOVA VARIANTE COVID LP 8.1
Il coronavirus si riaffaccia con la nuova variante Covid LP 8.1, che si sta diffondendo rapidamente in Asia, mentre in Italia si registra un raddoppio dei casi. Le notizie sui contagi e il rischio che possa provocare una caduta dell’immunità hanno destato qualche motivo di preoccupazione, ma l’epidemiologo Massimo Ciccozzi invita alla cautela.
Infatti, segnala che la variante, nata dall’evoluzione di JN.1, che a sua volta aveva soppiantato Omicron, non è una novità, poiché era già nota dallo scorso luglio, quando si era diffusa nel Regno Unito e negli Stati Uniti. L’esperto del Campus Biomedico di Roma ne ha parlato a L’Espresso, spiegando che, al momento, la nuova variante LP 8.1 non rappresenta un pericolo per la salute, poiché “non è in grado di eludere il sistema immunitario”.
Le varianti differiscono dalle precedenti solo in una piccola parte, per cui il sistema immunitario è in grado di riconoscere il virus e attaccarlo. “Quindi chi si è vaccinato è protetto”. L’aumento dei casi di Covid in Italia non deve preoccupare; anzi, secondo Ciccozzi, dobbiamo abituarci all’idea che il Covid sia ormai endemico, cioè simile all’influenza. La diffusione attualmente registrata non è dunque legata alla nuova variante, ma al fatto che il virus SARS-CoV-2 sia diventato endemico.
Ciccozzi ha concluso che non si può ritenere che vi sia una correlazione tra la nuova variante e l’aumento dei casi in Italia, in quanto non vi è “fondamento scientifico” per sostenerlo.
NUOVA VARIANTE COVID LP 8.1: SINTOMI
Per quanto riguarda i sintomi della nuova variante Covid LP 8.1, essi sono ancora molto simili a quelli già noti, anche se sono passati cinque anni dall’inizio della pandemia. Dunque, provoca ancora febbre alta, tosse secca, stanchezza, perdita di olfatto e gusto, congestione nasale, mal di gola e di testa, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee, nausea, diarrea, brividi, vertigini, difficoltà respiratorie, perdita di appetito, confusione mentale e dolore al petto.
Per il momento, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta monitorando con attenzione la situazione: infatti, la nuova variante è una sorvegliata speciale. Tuttavia, non è stata catalogata come variante di interesse né come variante che rappresenta un motivo di preoccupazione per la sua diffusione globale.
L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), invece, raccomanda un aggiornamento dei vaccini in vista della nuova campagna vaccinale, includendo la nuova variante.