L’INPS negli ultimi giorni ha pubblicato ufficialmente le istruzioni che prevedono i nuovi codici ATECO 2025 e a sua volta adeguabili a ciascuna attività economica. I cambiamenti interessano anche le P.IVA e i consulenti, che dovranno far fronte alla gestione dei contributi e ad eventuali modifiche aziendali.
In concomitanza a tale novità della circolare INPS, l’ente previdenziale ha specificato di voler inserire all’interno dei suoi sistemi informatici, i nuovi codici ATECO sul quale doversi basare nel momento in cui si analizza un’impresa o la posizione previdenziale di uno o più datori di lavoro.
Nuovi codici ATECO previsti per il 2025
L’obiettivo dell’ente è di rendere più trasparenti le comunicazioni finanziarie e fiscali, i nuovi codici ATECO 2025 interessano sia le imprese che gli enti istituzionali. Nel caso dell’aggiornamento europeo NACE Rev. 2.1, viene specificato l’inserimento di codici sia a 5 che a 6 cifre per specifiche comunicazioni.
Qualora un’impresa voglia iscriversi o apportare delle variazioni preso la Camera di Commercio, i datori di lavoro dovranno essere attenti – in caso di apertura di una posizione INPS – ad inserire i nuovi codici ATECO dell’anno 2025. Anche se il sistema dovesse rilasciare esclusivamente i codici del 2007, sarà comunque possibile proseguire con le modifiche o l’iscrizione.
Attraverso delle pratiche di ufficio, l’INPS provvederà ad aggiornare i codici CSC e le posizioni delle imprese, adeguando i nuovi codici ATECO 2025 e sostituendoli con quelli del 2007.
Nuovo codice nel terziario
Grazie alla crescita importante del settore terziario, l’Ade ha aggiunto il codice CSC 70713 per le attività di consulenza. Nonostante già esista il codice CSC 70708, tale e nuova classificazione si affiancherà in modo più specifico e trasparente.
Gestione speciale artigiani
Dal 1° aprile di quest’anno l’Agenzia delle Entrate comunica un cambiamento anche sulle gestione speciali di commercianti e artigiani. Prima di tutto ci sarà un update automatico presso il registro imprese, e poi questa integrazione sarà “progressiva”.
I nuovi codici per le attività sono attuabili sulle nuove iscrizioni flussi e sui flussi Uniemens, riguardanti altresì la gestione pensionistica.
I professionisti che invece sono già iscritti, devono attendere eventuali cambiamenti anagrafici sotto la responsabilità dell’istituto.
A breve l’istituto previdenziale si preoccuperà di aggiornare le istruzioni operative per facilitare le attività ai fini assistenziali e previdenziali.