Nuovo allenatore Milan, Allegri la scelta più sicura
Con la caccia al direttore sportivo che sembra ormai vicina al termine si entra nel vivo della ricerca del nuovo allenatore Milan, la dirigenza però sembra ancora divisa sulla linea di pensiero da seguire, quindi se affidarsi ad un tecnico giovane con idee di calcio propositive e nuove o ad uno più esperto che possa assicurare la qualificazione in Champions League e magari anche lottare per lo scudetto fin da subito. Il nome in pole position è sempre uno ma negli ultimi giorni stanno salendo le quotazioni di un profilo già seguito e contattato dai rossoneri a metà di questa stagione ma che aveva rifiutato.
Il nome che sembrerebbe entusiasmare di più una parte consistente della dirigenza è quello di Massimiliano Allegri, il tecnico livornese è fermo da un anno dopo l’esonero con la Juventus della scorsa stagione ed è stato più volte accostate alle squadre in difficoltà e che hanno effettuato un cambio alla guida della squadra. Lo scoglio tra Allegri e il Milan però è l’ingaggio del livornese che preferirebbe non scendere troppo dai 7 milioni che percepiva nel suo ultimo anno di contratto con i bianconeri e che pensa di poter ottenere da altre squadre, magari fuori dal continente europeo.
Nuovo allenatore Milan, Sarri e Fabregas per un gioco offensivo
Il nuovo allenatore Milan potrebbe però anche essere Maurizio Sarri che già Furlani e Ibrahimovic avevano contattato prima di trovare un accordo con Sergio Conceiçao ma avevano dovuto ricevere un secco no dal tecnico toscano che non aveva intenzione di accettare un incarico a stagione in corso ma preferisce la possibilità di lavorare con la squadra più a lungo per dare le sue idee di gioco. Chi vuole Sarri quindi cerca una via di mezzo tra lo stile di gioco innovativo e l’esperienza dell’allenatore che potrebbe anche essere l’idea giusta per raggiungere il successo.
Una linea più estrema sul nuovo allenatore Milan rispetto a quella di Sarri vorrebbe affidare la squadra a Cesc Fabregas, profilo che piace anche alla Roma, ma che può contare su pochissima esperienza come allenatore in Serie A e soprattutto nessuna esperienza in un club importante a livello mondiale dove oltre che al gioco contano i trofei e le vittorie. Lo spagnolo ha ben impressionato alla guida del Como con un gruppo molto giovane ma essere alla guida di una squadra importante come il Milan ha un altro peso che nonostante la sua esperienza da giocatore in top club potrebbe non reggere.