L’Italia rischia un nuovo lockdown a causa del coronavirus? Difficile dare una risposta certa ora come ora, ma i dati relativi ai contagi, alle vittime, e soprattutto, alla situazione ospedaliera, possono senza dubbio aiutarci. A riguardo il Corriere della Sera evidenzia come il numero di contagi della settimana precedente, quella che va dal 28 settembre al 4 ottobre, sia stato di circa 2.400 casi al giorno, una media molto vicina a quella di fine aprile (20-26), poco prima che si concluse il lockdown. Il dato ovviamente è preoccupante, ma come ricorda il quotidiano di via Solferino “va letto con accuratezza”. Nonostante la curva epidemiologica sia tornata a crescere in maniera importante, non si registra, infatti, almeno per ora, un carico di lavoro significativo sugli ospedali italiani. A fine aprile, infatti, i ricoverati in terapia intensiva erano di media ben 2.200 in più ogni giorno, numeri davvero impressionanti, contro i circa 300 al dì di oggi.
NUOVO LOCKDOWN PER VIA DEL CORONAVIRUS? GLI ANZIANI SI AMMALANO DI MENO E ANCHE LE VITTIME…
Il motivo di tale decremento basilare lo si deve al fatto che ad oggi, a quasi otto mesi dall’arrivo del coronavirus in Italia, abbiamo imparato a mettere in pratica alla perfezione il distanziamento, senza dimenticarsi dell’uso delle mascherine. Con questi due accorgimenti il covid, anche quando colpisce, lo fa senza dubbio in maniera meno aggressiva rispetto alla scorsa primavera. Inoltre, anche gli ospedali sono decisamente più attrezzati rispetto ad inizio pandemia, con i posti letti che sono sufficienti, grazie anche a quelli in più creati nei mesi passati, e ciò permette ai medici di affrontare gli infetti in maniera più adeguata e senza dubbio consapevole. Fondamentale, ricorda il Corriere della Sera, anche il numero di decessi per coronavirus: a fine aprile erano in media 400 al giorno, oggi sono una ventina. Si muore di meno perchè gli anziani si stanno proteggendo di più, e lo dimostra il fatto che l’età media del contagio è scesa a circa 40 anni, contro i 60 e oltre di aprile.