E’ ufficiale: le Olimpiadi e la Paralimpiadi del 2032 saranno a Brisbane, in Australia. A deciderlo, poche ore fa, l’Assemblea del Comitato Olimpico internazionale, riunita a Tokyo (dove tra due giorni si darà il via alla 32^ edizione dei giochi), dove con 72 voti a favore e 5 contro, ha dunque decretato la città australiana come prossima sede dei giochi olimpici per il 2032. Dopo Parigi nel 2024 e Los Angeles nel 2028, le Olimpiadi dunque faranno tappa in Oceania, sull’isola che in precedenza è già stata sede di due rassegne a cinque cerchi e dunque Melbourne nel 1956 e a Sydney nel 2000. Da segnalare però che la conferma di Brisbane come sede olimpica per il 2032 era scontata da giorni, ma non così sicura al 100%: la città australiana era infatti l’unica candidata per ospitare la edizione numero 35 delle Olimpiadi, ma il Cio aveva fatto intendere della possibilità di annullare il bando e rimettere tutto in discussione, magari nei prossimi mesi, a seconda anche dell’andamento mondiale della pandemia da coronavirus.
OLIMPIADI DEL 2032 A BRISBANE: IL COMMENTO DI BACH
Sarà dunque l’Australia e per la precisione Brisbane a ospitare le Olimpiadi del 2032 e chiaramente anche le paralimpidi: una decisione affatto sofferta pure, come abbiamo visto. Data l’ufficialità, il numero 1 del Cio Thomas Bach ha così commentato l’elezione di Brisbane: “Il voto di oggi è un voto di fiducia: Brisbane e il Queensland organizzeranno magnifici Giochi Olimpici e Paralimpici. Abbiamo ricevuto molti feedback positivi dai membri del CIO e dalle Federazioni Internazionali negli ultimi mesi. Ora abbiamo diverse potenziali candidate per il 2036 e anche per il 2040, cioè tra quasi 20 anni. Non ricordo di essere mai stato in questa posizione addirittura 20 anni prima dei Giochi Olimpici”. Gli ha fatto eco anche Scott Morrison, primo ministro australiano: “I Giochi Olimpici e Paralimpici del 2032 forgeranno un’eredità duratura per l’intera nazione. Sosterranno la crescita economica e gli investimenti, offriranno benefici duraturi alla comunità e ispireranno la prossima generazione di atleti australiani. Sono orgoglioso dell’Australia, orgoglioso del Queensland e orgoglioso della nostra squadra, che ha assicurato questa vittoria al nostro Paese”.