Due anni di sconto di pena per Omar Confalonieri, come deciso dalla Corte d’Appello, che ha ratificato la condanna a 4 anni e 4 mesi. L’ex agente immobiliare, finito in carcere nel novembre 2021 con le accuse di violenza sessuale e sequestro di persona e lesioni, un mese prima aveva stordito con benzodiazepine una coppia interessata alla vendita di un box. Aveva poi abusato della signora, davanti alla loro figlia di meno di un anno.
Inizialmente l’uomo era stato condannato a 6 anni e 4 mesi in primo grado con rito abbreviato. La riduzione è stata proposta ieri ai giudici della prima sezione penale d’appello dalla difesa con un concordato, seguito dal via libera del sostituto procuratore generale. L’ex agente, con la sentenza di un anno fa, era stato assolto dell’accusa di sequestro di persone, come spiega La Nazione.
Proteste della vittima
La vittima della violenza sessuale per mano di Omar Confalonieri, presente in Aula, ha dichiarato: “Questa pena non è equa, per certe violenze le pene devono essere più pesanti, visto che si parla tanto di violenza sulle donne e questa gente poi la fa franca con 4 anni”. Sia la donna che il marito si sono costituiti parte civile con l’avvocato Matteo Pellacani. L’ex agente immobiliare è indagato anche per altri cinque casi di presunte violenze messe in atto con lo stessa schema. L’uomo era stato già condannato a Monza nel 2009 per una vicenda analoga.
Ieri i giudici hanno dato l’ok alla pena concordata tra i legali e la Procura generale, riconoscendo le attenuanti generiche. La sentenza rende la pena “finale più accettabile di quella comminata in primo grado”, ha spiegato l’avvocato Ricci. Confalonieri resta in carcere in attesa dell’esito di un altro processo ma potrebbe presto usufruire di alcuni benefici e lasciare la casa circondariale. In primo grado, i legali avevano sollevato l’incapacità di intendere e di volere, non accolta dal gup.