Nelle ultime ore tutti i maggiori siti di informazione che hanno trattato l’omicidio di Graziella Bartolotta hanno riferito della presunta confessione da parte del figlio Fabrizio Rocchi. Il 48enne arrestato circa tre mesi fa, dal carcere di Velletri dove è detenuto con l’accusa di omicidio volontario aggravato per futili motivi, avrebbe detto “Sono stato io a uccidere mia madre, ho avuto un raptus”.
Nelle ultime ore, tuttavia, sarebbe intervenuto un vero e proprio colpo di scena, come riferito dall’inviata de La vita in diretta: “Noi siamo venuti qui proprio davanti all’abitazione dove è avvenuto il tutto, abbiamo parlato con i vicini di casa di Fabrizio, abbiamo parlato anche con la badante che è la persona che ha trovato il corpo senza vita di Gabriella in bagno e ci dicono che questa confessione non sarebbe confermata”. Nel dettaglio, “non ci sarebbe nessuna confessione”. Dai carabinieri all’avvocato della famiglia, tutti avrebbero confermato la medesima notizia: “Questa confessione non c’è stata”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
La confessione di Fabrizio Rocchi
Arriva l’attesa svolta nell’ambito dell’omicidio di Graziella Bartolotta, la pensionata 68enne disabile, rinvenuta cadavere, in una pozza di sangue, lo scorso 28 settembre nella sua casa di Ardea, in provincia di Roma. La donna fu uccisa con tre colpi alla testa inferti da un oggetto contundente. Il figlio Fabrizio Rocchi, 48 anni, in carcere dai primi di ottobre, dopo aver negato ogni responsabilità nella morte della madre, a distanza di circa tre mesi dal suo arresto ha confessato il delitto, come riferisce Tgcom24.
Dopo essere stato accusato di omicidio volontario aggravato per futili motivi, Fabrizio Rocchi è crollato ed ha ammesso di essere stato lui ad uccidere l’anziana madre disabile: “Sono stato io a uccidere mia madre, ho avuto un raptus”, avrebbe riferito. Al momento però sarebbero oscuri i motivi del gesto. A trovare il corpo senza vita di Graziella era stata la sua badante. L’ultimo a vedere la donna era stato proprio il figlio, il quale tuttavia sin dall’inizio aveva parlato di incidente domestico, sebbene la sua versione non avesse mai convinto gli inquirenti.
Omicidio Graziella Bartolotta: figlio aveva sempre negato responsabilità
Sin dalla scoperta del corpo senza vita di Graziella Bartolotta, gli investigatori avevano concentrato i loro sospetti proprio sul figlio 48enne della donna. Anche al momento dell’arresto, quando fu condotto nel carcere di Velletri, Fabrizio Rocchi aveva continuato a respingere le accuse a suo carico. Fino al suo crollo, avvenuto al cospetto del pubblico ministero.
Contro il 48enne vi erano diversi indizi di colpevolezza, a partire dal suo Dna rinvenuto sotto le unghie della madre, segno che la donna tentò di difendersi il giorno del suo omicidio. Poco prima del suo arresto, intervistato dalla trasmissione Chi l’ha visto Rocchi aveva detto: “Mi hanno detto di dire la verità per non rischiare di prendere 30 anni, ma io sto dicendo la verità. Se devo prendere 30 anni… io vi dico quello che è successo. Andrò a processo? Prenderò 30 anni e mi farò 30 anni però non dico bugie perché io mia madre me sono tenuta vicino per 40 anni e secondo voi ammazzo mamma dopo che l’ho curata io per 40 anni?”.