Mark Samson cambia versione sull’omicidio Ilaria Sula: ora ammette che c’è una persona che lo ha visto trasportare la valigia dove aveva nascosto il cadavere dell’ex fidanzata. Lo avrebbe visto transitare con un trolley in braccio. “Se non credete che potessi portarlo da solo, mettetemi alla prova“, dichiara nella lettera che i suoi legali devono consegnare ai magistrati, come anticipato dal Corriere della Sera. Dal carcere di Regina Coeli, il giovane sta rielaborando l’aggressione, annotando i ricordi che stanno emergendo, in attesa che venga interrogato, visto che ne ha fatto richiesta.
A prescindere dalla genuinità delle sue scelte, Samson ha affrontato un aspetto su cui permangono ancora dei dubbi, cioè se ha agito da solo anche nel trasporto del cadavere, oltre che nell’omicidio. Il ragazzo sostiene di aver trasportato la valigia tre ore dopo l’omicidio, un aspetto importante perché l’orario dell’aggressione è fondamentale per ricostruire l’eventuale ruolo dei complici nell’occultamento del corpo. Dunque, per suffragare la sua versione ora Samson cita un testimone che però finora non si è fatto avanti per raccontare quello che sa.
I DUBBI SUI COMPLICI DI MARK SAMSON
La novità rivelata dal 23enne reo confesso dell’omicidio Ilaria Sula apre nuovi scenari, non solo perché questa nuova ammissione contrasta con le sue precedenti dichiarazioni, ma anche perché tale contraddizione potrebbe influenzare le indagini, ad esempio per quanto riguarda l’eventuale coinvolgimento di complici, oltre che per la ricostruzione esatta dei fatti.
Le autorità, comunque, stanno esaminando con attenzione le nuove informazioni fornite da Mark Samson per stabilirne la veridicità e per fare ulteriore chiarezza sulla dinamica dell’omicidio Ilaria Sula, infatti l’inchiesta prosegue per fare piena luce su tutti gli aspetti del caso.
L’obiettivo di Mark Samson, secondo Il Messaggero, è fornire elementi che poi gli inquirenti devono approfondire per cercare riscontri, così da dimostrare che ha agito da solo, allontanando i sospetti su sua madre, indagata in concorso con lui per l’occultamento del cadavere, e suo padre, attualmente non indagato.
LE BUGIE SULL’OMICIDIO ILARIA SULA
Intanto, Mark Samson ha fatto ritrovare il telefono di Ilaria Sula, che aveva nascosto sotto il materasso della madre con la complicità di quest’ultima. Inizialmente aveva dichiarato di averlo gettato in un tombino. Una delle tante bugie: secondo i pm ha mentito su tutto, dagli esami all’università al coinvolgimento della madre, passando per l’occultamento del cadavere.
Aveva anche finto che la ragazza fosse viva usando il cellulare per far credere che fosse a Napoli. Stando a quanto evidenziato da Repubblica, gli agenti hanno scoperto anche che la madre lo ha aiutato a pulire il sangue e hanno ricostruito la sua carriera universitaria, scoprendo che non era lo studente modello come si era descritto durante l’interrogatorio, ma aveva dato un solo esame in Architettura.
