OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, SPUNTA INTERCETTAZIONE
Un’intercettazione di Valeria Bartolucci rischia di far traballare l’alibi di Louis Dassilva: il retroscena emerge dalla decisione del tribunale del Riesame di non accogliere la richiesta di scarcerazione della difesa. Tra i nuovi elementi che hanno inciso sulla decisione c’è anche una conversazione in auto tra l’indagato per l’omicidio Pierina Paganelli e la moglie, perché quest’ultima gli confida di non sapere se era sveglia la sera in cui è avvenuto il delitto.
L’intercettazione ambientale, stando a quanto ricostruito dal Resto del Carlino, risale all’1 novembre 2023 ed è importante in quanto è proprio Valeria Bartolucci a fornire l’alibi al marito, visto che sostiene di averlo visto disteso sul divano quella sera.
Dunque, non poteva sapere neppure se il marito era a casa, come aveva dichiarato agli inquirenti. “Se ero sveglia a quell’ora, questa cosa io non la so“, afferma la moglie di Dassilva. “Cosa gli dico, non lo so“, si sente dire nell’intercettazione.
CROLLA L’ALIBI DI LOUIS DASSILVA?
L’interpretazione della procura di Rimini è che la donna si riferisse all’ora dell’omicidio Pierina Paganelli, quindi sarebbe un elemento che farebbe ulteriormente tremare la versione del marito. Peraltro, in quella intercettazione parlava col marito dell’eventualità di essere riascoltata dagli inquirenti, che infatti poi due giorni dopo la risentirono.
Quindi, con le sue parole – è la tesi della procura – esprimerebbe i suoi dubbi sul fatto che fosse sveglia poco prima che la vicina di casa venisse uccisa. Ciò mette in dubbio, di conseguenza, il fatto che abbia visto effettivamente il marito sul divano. “Lo so che sei stressato, lo vedo“, aggiunge Valeria Bartolucci nella stessa intercettazione. Poi riferisce di voler capire meglio, nel caso l’avessero richiamata, se era sveglia a quell’ora.
PIERINA PAGANELLI, LA DIFESA VERSO RICORSO IN CASSAZIONE
Per gli inquirenti si tratta di una incertezza “assoluta” che ha pesato sulla decisione di confermare il carcere per il 35enne indagato per l’omicidio di Pierina Paganeli. Secondo il Resto del Carlino, questo elemento inedito minerebbe l’attendibilità dell’alibi di Louis Dassilva e rappresenta quello fondamentale per confermare la misura cautelare.
Inoltre, è uno dei nuovi elementi presentati dai poliziotti che hanno anche depositato i risultati dei dati telematici, dei passi registrati e delle testimonianze. Comunque, la difesa di Dassilva presenterà ricorso in Cassazione per provare a ottenere la scarcerazione.