Raffaele Caiazzo si è costituito per il duplice omicidio di Sant’Antimo, in provincia di Napoli: l’uomo era il suocero di una delle due vittime, Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane, che erano nuora e genero. Il quarantaquattrenne era ricercato ormai da diverse ore. Gli inquirenti, dopo il ritrovamento dei corpi in zone diverse, hanno stretto il cerchio intorno all’uomo, che dopo che le sue foto sono state diffuse dalla Procura si è consegnato alle autorità.
Il movente, secondo quanto riportato da Today, sarebbe passionale. Il killer in base alle prime ipotesi infatti era convinto che le vittime avessero una relazione. Le indagini comunque stanno andando avanti e a chiarire cosa è accaduto di fronte agli inquirenti dovrà essere proprio Raffaele Caiazzo, che è stato arrestato. (agg. di Chiara Ferrara)
OMICIDIO SANT’ANTIMO, UCCISI DUE COGNATI: CADAVERI IN ZONE DIVERSE
Un duplice omicidio si è verificato in queste ore in provincia di Napoli, precisamente in località Sant’Antimo. Numerose le testate che hanno riportato la notizia a cominciare dall’agenzia di stampa italiana Ansa, che parla della morte di un uomo e una donna. I due cadaveri sono stati rinvenuti in zone diverse della stessa località del napoletano, uno in Piazza San’Antonio e uno in via Caruso, ma gli inquirenti, che hanno immediatamente avviato un’indagine, sono convinti che i due episodi criminali siano strettamente collegati fra di loro.
Al momento non si hanno notizie certe, di conseguenza bisognerà attendere il corso della mattinata per avere maggiori dettagli, fatto sta che il fatto ha sconvolto la comunità di Sant’Antimo, Comune già fortemente turbato dall’uccisione della povera Giulia Tramontano. La 29enne di Senago, uccisa incinta al settimo mese dal suo compagno, il barman dell’Armani Hotel Alessandro Impagnatiello, 30enne, era proprio originaria di Sant’Antimo, dove vive tra l’altro al momento la famiglia, e negli scorsi giorni, subito dopo la notizia dell’uccisione, l’amministrazione aveva deciso di annullare le celebrazioni previste per il 2 giugno, Festa della Repubblica, in segno appunto di rispetto della famiglia.
OMICIDIO SANT’ANTIMO, 26ENNE UCCISO: COME UN’ESECUZIONE
Secondo quanto riferito dal sito Melitonline, una delle due vittime sarebbe un ragazzo di soli 29 anni, tale A.B., originario della stessa località dove ha trovato la morte. Si tratterebbe di una vera e propria esecuzione secondo le prime indiscrezioni. La vittima si trovava di fronte alla chiesa di Sant’Antonio, in centro paese, quando sarebbe stata raggiunta da un sicario che ha estratto sei colpi di pistola, freddandola sul posto.
Nel giro di pochi minuti sarebbero intervenuti gli uomini dei soccorsi ma per il ragazzo non vi sarebbe stato nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate a seguito dell’assalto. Notizie che ovviamente non fanno piacere tenendo conto che oggi pomeriggio è prevista una fiaccolata in ricordo della povera Giulia Tramontano. Secondo quanto aggiunge Repubblica, la donna uccisa sarebbe una ragazza di 24 anni, e le due vittime sarebbero dei cognati.