Storie Italiane ha parlato stamane con il fratello di Sara Campanella, la ragazza uccisa in quel di Messina da un giovane che non voleva nella sua vita: “Io lavoro sulle navi – racconta lui – sono ufficiale di navigazione, sto molti mesi fuori durante l’anno, non mi ha mai parlato di questo ragazzo. da dicembre stavo a Napoli”. “Solo le amiche sapevano qualcosa – aggiunge il padre – ma pensavano che fossero cose futili, non c’è mai stato uno spintone, uno schiaffo, che sarebbe stato un campanello d’allarme, invece non c’è stato nulla”.
Il fratello conclude in lacrime: “Era il mare, il sole, le stelle, era tutto”. Storie Italiane ha parlato anche con la zia di Sara Campanella, disperata come tutti i famigliari: “Lei si prendeva cura degli altri, di tutte quelle persone che aveva vicino, questa è Sara, non aveva mai avuto manifestazioni verso questo ragazzo. Lei sorrideva a lui, cercava di risolverla con le buone maniere, pensava che lui si ravvedesse, che faceva un passo indietro. Lei aveva sempre il sorriso, non si immaginava a tanto.
OMICIDIO SARA CAMPANELLA: IL RACCONTO DEI FAMIGLIARI
E ancora: “Lei non era una da vita mondana, diceva che non le interessava di avere una relazione visto che il suo obiettivo era quello di studiare. Fin da quando bambini lei aiutava sempre le persone più fragili, si prendeva cura di tutti”.
Infine le parole dell’infermiere del 118 che ha soccorso la povera Sara Campanella quando è stata chiamata l’allarme: “Inizialmente pensavo fosse un incidente stradale, c’era una pozza di sangue, la ragazza respirava in maniera difficoltosa, poi abbiamo iniziato le ventilazioni meccaniche, c’era ancora un po’ di polso, una scena che rimarrà impressa per tanti anni nonostante io sia abituato. non te l’aspetti, non oso immaginare cos’abbiano provato i famigliari, è indescrivibile ciò che possono provare”. Una vicenda davvero drammatica, l’ennesimo femminicidio degli ultimi anni.