L'omicidio di Villa Pamphili potrebbe essere ad una svolta: le forze dell'ordine hanno fermato un americano, presunto killer
Svolta per quanto riguarda il brutale duplicio omicidio di villa Pamphili, la bimba di sei mesi trovata non troppo distante dalla madre, entrambe scoperte senza vita sabato scorsa a Roma: quest’oggi è stato arrestato il presunto assassino. Come riferisce il Corriere della Sera attraverso il proprio sito online, l’uomo era scappato in Grecia, precisamente a Skiatos, provando a confondersi con i turisti che in questo periodo dell’anno pullulano il mar Egeo, ma ha commesso un classico errore da principiante, ovvero, portarsi con se il telefono.
E’ proprio grazie al segnale emesso dallo smartphone che le forze dell’ordine sono riuscite a risalire allo stesso, rintracciando le celle telefoniche che il cellulare aveva agganciato. Il fermato è il primo sospettato nell’omicidio della bimba di 6-8 mesi di Villa Pamphili, e non è da escludere che la stessa mano sia stata utilizzata per uccidere la madre della piccola qualche giorno prima.
OMICIDIO VILLA PAMPHILI: COSA E’ EMERSO
Al momento è in stato di fermo e con grande probabilità si avranno maggiore notizie nelle prossime ore, per provare a capire di più su questa vicenda assurda e drammatica. Stando a quanto riferisce sempre il quotidiano di via Solferino, il presunto killer è stato trovato in possesso di un passaporto americano, che è anche la stessa nazionalità della donna e della figlia. Inizialmente si pensava che le due vittime potessero essere dell’est Europa, forse lituane o albanesi, ma alla fine la polizia è riuscita ad accertare che si trattasse di due statunitensi.
L’uomo arrestato è comunque in grado di parlare l’italiano, di conseguenza bisognerà capire se già in passato sia stato nel BelPaese e soprattutto quali siano i suoi legami con le due vittime: facevano parte della stessa famiglia o erano totalmente estranei? Tutte domande che ovviamente meritano un approfondimento e a cui le forze dell’ordine stanno cercando di trovare la giusta risposta.

OMICIDIO VILLA PAMPHILI: LE ULTIME TESTIMONIANZE
Una svolta molto importante per il giallo di villa Pamphili visto che solo fino a poche ore fa sembrava trattarsi di un mistero irrisolvibile mentre ora inizierebbe ad avere nomi, volti e identità. Fondamentale a riguardo sarebbe stata la testimonianza di coloro che avevano visto, poche ore prima del duplice omicidio, quell’uomo americano con in braccio una bimba, a poca distanza dal luogo poi dell’omicidio.
L’avvistamento risalirebbe in particolare allo scorso sabato 7 giugno, mentre i due cadaveri sarebbero stati rinvenuti il giorno successivo da alcuni frequentatori del parco. Anche le telecamere di sorveglianza hanno fatto il loro dovere, con il presunto assassino registrato ad una mensa dei poveri, e infine un paio di testimoni che avevano visto questo trio non parlare in italiano, con la donna che appariva decisamente spaventata. In chiusura di indizi, una segnalazione risalente al 20 maggio, una donna che veniva maltratta in strada da un uomo ubriaco: molto probabilmente erano proprio vittima e carnefice.